Modena

Industria ceramica: un progetto europeo, finanziato con 9,5 milioni di euro

sede CRIT

MODENA – Sfruttare le tecnologie a microonde per migliorare l’efficienza produttiva e l’impatto ambientale di settori industriali ad alto impiego energetico, quali possono essere l’industria ceramica, la siderurgia, i cementifici e le vetrerie. È questo l’obiettivo del progetto METAWAVE, finanziato per 9,5 milioni di euro dalla Commissione Europea attraverso il programma Horizon Europe.

METAWAVE mette a sistema l’attività di ricerca e sviluppo di 19 partner continentali (aziende manufatturiere, università e centri di ricerca di Italia, Germania, Spagna, Grecia, Belgio, Finlandia, Svizzera, Austria), che puntano a sviluppare ed implementare nuove tecnologie di riscaldamento a microonde che migliorino l’efficienza energetica e riducano le emissioni di CO2 nei processi industriali ad alta temperatura.

Tra i partner del progetto europeo METAWAVE sono comprese anche due eccellenze modenesi nel campo della ricerca applicata: UNIMORE, nello specifico il dipartimento di Ingegneria “Enzo Ferrari” con sede a Modena, che svolge il ruolo di technical manager del progetto e CRIT Srl, società di scouting e consulenza tecnologica con sede a Vignola, che si occupa principalmente del coordinamento delle attività di comunicazione e divulgazione dei risultati del progetto.

“Al nostro team – sottolinea Marco Baracchi, Direttore Generale di CRIT Srl – è stata anche affidata la responsabilità del monitoraggio della gestione di dati e metadati generati dai partner durante le attività di implementazione e validazione. Le nuove tecnologie sviluppate in METAWAVE saranno testate direttamente sul campo, nei processi industriali di aziende appartenenti ad ambiti quali la produzione di ceramica, di asfalto e di alluminio e le ricadute tecnologiche ottenute potrebbero consentire importanti miglioramenti dei processi di produzione, ad esempio, delle aziende del distretto di Sassuolo”.

Infatti, rispetto ai metodi tradizionali di riscaldamento, l’uso delle microonde nei processi industriali offre numerosi vantaggi in termini di efficienza energetica (permettono un riscaldamento più rapido e uniforme, riducendo il consumo energetico complessivo) e di riduzione delle emissioni di gas serra. Inoltre, consentono di migliorare la qualità dei prodotti finali in quanto garantiscono un controllo più preciso delle temperature.

“Le sfide legate all’efficienza energetica e all’impatto ambientale di alcuni processi di produzione industriale – ricorda Baracchi – sono particolarmente impegnative: settori quali la produzione di acciaio, vetro, ceramica e cemento sono infatti chiamati ad un notevole sforzo di miglioramento in termini di sostenibilità e risparmio energetico. Le tecnologie a microonde rappresentano una soluzione promettente per affrontare queste sfide, ed attraverso l’approccio innovativo che è al centro del progetto METAWAVE, confidiamo di apportare significativi vantaggi a questi settori industriali”.

In termini numerici gli obiettivi che il progetto METAWAVE intende raggiungere sono particolarmente ambiziosi: ottenere una riduzione di 420 GWh di energia impiegata; evitare l’immissione in atmosfera di oltre 95mila tonnellate di CO2; aumentare la produttività oltre il 19%, generando ricavi totali superiori a 230 milioni di euro e creando oltre 900 nuovi posti di lavoro.

CRIT è una società privata con sede a Vignola (MO) nata nel 2000: grazie ad uno staff tecnico d’eccellenza supporta le imprese nei percorsi di innovazione di processo e di prodotto, favorendo il trasferimento di conoscenze tecnologiche tra le aziende socie. Partendo dal confronto su temi di interesse condiviso, CRIT organizza scambi di best practices e benchmarking specifici da cui scaturiscono soluzioni tecniche, gestionali ed organizzative. I soci di CRIT sono esclusivamente aziende, molte delle quali leader mondiali nei rispettivi settori, tra cui: Alstom, Beghelli, CNH, Datalogic, Ferrari, IMA, Sacmi e Tetra Pak. CRIT partecipa inoltre a importanti circuiti nazionali e internazionali dell’innovazione, tra cui EFFRA (European Factories of the Future Research Association), SPIRE (Sustainable Process Industry through Resource and Energy Efficiency) e la Rete Alta Tecnologia dell’Emilia-Romagna.

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Pubblicato da
Roberto Di Biase

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