Il testo sarà fondamentale sia per l’Authority, nella definizione dei futuri guidance documents, che per gli stakeholders, ossia le aziende alimentari, che sapranno quali approcci utilizzare per ridurre il rischio di ricevere un’opinione negativa da parte di EFSA dovuta a scelte sbagliate di target fisio-patologici o di metodi di analisi, quando forniscono indicazioni salutistiche, di ogni tipo, sui propri prodotti.
Il report, rappresentato da più di 500 pagine di testo che riassumono i risultati del progetto e concettualmente diviso in 7 parti, raccoglie, descrive e valuta criticamente le variabili fisiologiche che risultano più o meno adeguate nella definizione di studi di intervento nutrizionale con l’obiettivo di ottenere claim salutistici sugli alimenti. Il report descrive i metodi più adeguati per misurare ciascuna di queste variabili, definendone la validità, i meriti e le limitazioni a vari livelli.
Il progetto, denominato Scientific substantiation of health claims made on food: collection, collation and critical analysis of information in relation to claimed effects, outcome variables and methods of measurement, è frutto dell’attività di intensa collaborazione tra persone e Dipartimenti che condividono interessi di ricerca applicata e clinica nel contesto degli alimenti e della nutrizione.
Coordinatore il prof. Daniele Del Rio, del Dipartimento di Scienze Medico-Veterinarie e vice direttore del Microbiome Research Hub dell’Ateneo, affiancato dai proff. Riccardo Bonadonna, Alessandra Dei Cas, Giovanni Passeri, Carlo Pruneti, Ivana Zavaroni, Marco Ventura, Prisco Mirandola, Daniela Galli, Carlo Galli, Sergio Di Nuzzo, Marco Vitale e da numerosi altri colleghi e figure junior che hanno lavorato a stretto contatto con il gruppo di esperti. Protagonista delle attività e developer del progetto è stata la dott.ssa Daniela Martini, che risulta autore principale anche delle varie pubblicazioni che sono emerse dalle attività progettuali. I Dipartimenti protagonisti della ricerca, quindi, sono stati quello di Scienze degli Alimenti e del Farmaco, di Medicina e Chirurgia e di Scienze Chimiche, della Vita e della Sostenibilità Ambientale. Fondamentale per il progetto è stato anche il dott. Giorgio Bedogni, attualmente afferente alla Clinical Epidemiology Unit, Liver Research Center di Basovizza.
Un grande risultato, quindi, anche nel contesto del Food Project di Ateneo, a dimostrazione che le anime coinvolte nella ricerca nel settore degli alimenti e della nutrizione sono molteplici, multidisciplinari e decisamente complementari.
Il lavoro e tutti gli allegati sono accessibili open access dal seguente link: http://onlinelibrary.wiley.com/doi/10.2903/sp.efsa.2018.EN-1272/full
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