REGGIO EMILIA – Inizia la seconda parte della stagione 2021/2022 del Teatro Piccolo Orologio, intitolata “RIFUGI_terzo tempo”, sostenuta sempre dal desiderio e dall’intenzione di ricucire il dialogo tra artisti e spettatori, tra spettatore e spettatore, tra arte e città: relazioni che la situazione pandemica tende costantemente a indebolire. Una seconda parte di stagione che darà il via anche alle celebrazioni per i 10 anni di gestione del Teatro Piccolo Orologio da parte del Centro Teatrale MaMiMò, un anniversario rimandato a causa delle chiusure dettate dall’emergenza sanitaria ma che vedrà nelle messe in scena della compagnia MaMiMò e delle compagnie in cartellone, tutti gli elementi per ricreare le condizioni affinché ci si possa incontrare insieme dal vivo e la parola poetica possa continuare a svolgere il suo effetto nei cuori delle persone.
Primo appuntamento sarà proprio una produzione del Centro Teatrale MaMiMò, “Indagine Teatrale sui pericoli della verità. Il Nome della Rosa” che andrà in scena venerdì 21 e sabato 22 gennaio, alle ore 21, e domenica 23 gennaio alle ore 17 sul palco di via Massenet. Contrariamente al pensiero comune, il medioevo fu un periodo in cui la ricerca artistica, spirituale, intellettuale e anche tecnologica fece enormi passi avanti. Il Nome della Rosa è ambientato nel 1327, un secolo dopo inizierà l’Umanesimo e poi il Rinascimento, le grandi scoperte geografiche e il tutto mentre l’Europa veniva ciclicamente colpita da epidemie di peste.
Proprio dai monasteri, dalle loro immense biblioteche, dai loro intrighi e dal loro sapere comincerà il viaggio ironico e avvincente di “Indagine Teatrale sui pericoli della verità. Il Nome della Rosa” che vedrà, in scena e nel ruolo di conduttori dell’indagine, Luca Cattani e Mauro Parrinello, “ripresi” e guidati dalla regia di Marco Maccieri per questa nuova produzione del Centro Teatrale MaMiMò per la quale si ringrazia la Nave di Teseo Editore per la gentile concessione dei testi tratti da “Il nome della Rosa” di Umberto Eco.
Con il supporto di proiezioni video, due attori agiranno all’interno di uno studio televisivo arredato secondo lo stile del giornalismo d’inchiesta televisivo (Report, Presa Diretta..), per indagare i temi de “Il nome della rosa” e scoprire come mai ancora oggi la ricerca della Verità per l’essere umano sia una necessità costante, anche se forse “L’unica verità è imparare a liberarci dalla passione insana per la verità”.
Il popolo che non studia, che non riceve un’adeguata istruzione, che non viene allenato al pensiero critico non potrà che credere costantemente a ciò che gli viene detto. Basterà un personaggio più o meno carismatico, in possesso di una discreta arte oratoria per spostare gli animi e l’intelletto di una comunità; per non essere sempre canne al vento bisogna cominciare a pensare in un altro modo… imparando da Guglielmo da Baskerville.
“Seguendo le tracce del romanzo di Umberto Eco, – anticipano gli autori Luca Cattani, Marco Maccieri e Alessandro Vezzani – abbiamo iniziato un’indagine parallela su che cosa sia la Verità e su che cosa oggi, per la società in cui viviamo, possa essere considerato sacro e pertanto, se esistono ancora dei valori comuni che legano gli esseri umani l’uno con l’altro. Abbiamo cercato di portare avanti questa ricerca utilizzando il metodo socratico del Dialogo, metodo che viene utilizzato dallo stesso Guglielmo da Baskerville durante tutta la sua indagine.
La messa in scena secondo lo stile di uno studio televisivo di un programma di giornalismo d’inchiesta, andrà da un lato a concentrare al meglio la ricerca sui temi che i due attori indagheranno durante lo spettacolo e dall’altro ci consentirà di mantenere quella leggerezza propria dell’indagine investigativa e intellettuale che avviene spesso nei dialoghi tra Guglielmo e Adso o in numerosi altri esempi di letteratura o filmografia giallistica (Sherlock Holmes e Watson, Poirot, Colombo…)”.
INFO E PRENOTAZIONI
Biglietto mecenate: €20, per contribuire con una piccola donazione alle attività del MaMiMò
Biglietto intero €15, biglietto ridotto €13, soci MaMiMò €10
Per informazioni e prenotazioni: www.mamimo.eventbrite.it, biglietteria@teatropiccolorologio.com, www.mamimo.it, 0522-383178, dal lunedì al venerdì, 9:30-13:30 e 14:30-18:30 e nei giorni di spettacolo.
Come previsto dalle normative vigenti, l’ingresso alla sala teatrale è concesso esclusivamente a coloro in possesso di Super Green Pass. Prima di accedere alla sala ne verrà controllata la validità.
Nei giorni di spettacolo la biglietteria aprirà un’ora prima dell’inizio dello spettacolo, ma si consiglia di arrivare in anticipo per permettere il controllo del Green Pass senza accumulare ritardo.
In scena da venerdì 21 e sabato 22 gennaio, alle ore 21, domenica 23 gennaio alle ore 17
al Teatro Piccolo Orologio
“Indagine Teatrale sui pericoli della Verità. Il Nome della Rosa” inaugura il terzo tempo di Rifugi
Un’inchiesta giornalistica seguendo le tracce del romanzo di Umberto Eco che ha l’obiettivo di scoprire cosa sia la Verità e che cosa oggi, per la società in cui viviamo, possa essere considerato sacro. Esistono ancora dei valori comuni che legano gli esseri umani gli uni agli altri?