Test sierologici garantiti a tutto il personale della scuola, spazi adeguati e bus gratuiti per gli under 14 tra le misure previste per il 14 settembre. Convocato per la prossima settimana un tavolo di confronto coi sindacati per definire un piano di rientro in classe in sicurezza
BOLOGNA – Riportare dal prossimo 14 settembre tutti gli studenti, i docenti e i lavoratori e le lavoratrici della scuola, negli edifici scolastici da Piacenza a Rimini, in presenza e in sicurezza dopo il lungo lockdown che li ha costretti lontani dalle aule per molti mesi.
È il tema dell’incontro che ha visto ieri il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, insieme all’assessora alla Scuola, Paola Salomoni, presente il sottosegretario alla Presidenza, Davide Baruffi, a confronto coi rappresentanti dei sindacati di categoria di Cigl, Cisl, Uil, Snals e Gilda che in questi giorni avevano manifestato più volte la propria preoccupazione su tre argomenti in particolare: il numero insufficiente degli insegnanti e del personale Ata assegnato da Ministero e dall’Ufficio scolastico regionale all’Emilia-Romagna, il nodo del trasporto pubblico legato anche agli ingressi differenziati negli istituti per garantire il giusto distanziamento sociale e gli spazi adeguati per svolgere le lezioni in sicurezza.
Con l’obiettivo di lavorare tutti insieme per mantenere e garantire alla scuola dell’Emilia-Romagna i livelli di qualità raggiunti, che ne fanno uno dei modelli più apprezzati nel Paese e dei motori principali di ricchezza e progresso della comunità regionale.
Sul piatto in primo luogo la questione sanitaria, con il piano che la Regione sta ultimando in queste ore per permettere a tutti i lavoratori della scuola di poter fare il test sierologico prima della riapertura dell’anno scolastico.
E poi l’istituzione di un tavolo, già convocato per la prossima settimana, tra Regione e sindacati per affrontare in dettaglio tutti i temi collegati al rientro in classe in sicurezza: dall’infanzia alla scuola, alla disabilità, alla sanità, ai trasporti, a un piano per l’edilizia scolastica.
“Dobbiamo lavorare tutti insieme perché i nostri ragazzi possano tornare a studiare con la serenità necessaria, ritrovando una socialità fondamentale per la loro formazione– afferma Bonaccini-. Per questo abbiamo bisogno innanzitutto di un numero di docenti adeguato e chiederemo con forza in Conferenza Stato-Regioni di adeguarlo alle necessità dell’Emilia-Romagna. Da parte nostra stiamo lavorando senza sosta per garantire gli spazi necessari che, stando all’ultimo monitoraggio fatto, non presentano particolari criticità. Grazie ai Fondi Bei, negli scorsi anni, abbiamo fatto tanto e bene insieme a Comuni e Province, programmando e spendendo le risorse in modo efficace. Ora dobbiamo non solo accelerare sui cantieri che erano stati fermati dal lockdown, ma anche stendere un piano più ampio per i prossimi anni perché il patrimonio edilizio scolastico sia reso ancor più moderno, efficiente e sicuro. Per questo abbiamo chiesto al Governo che dei 209 miliardi di euro previsti nel recovery Fund venga inserito un capitolo corposo proprio per l’edilizia scolastica: anche dagli spazi e dalle tecnologie per l’apprendimento passa la buona didattica”.
“Per quanto riguarda il trasporto pubblico locale– prosegue il presidente- da settembre, come avevamo promesso, i ragazzi con meno di 14 anni di età potranno viaggiare gratuitamente mentre dal prossimo anno la misura sarà estesa e finanziata in modo permanente dalla Regione per tutti gli under 19. Uno sforzo e un impegno che abbiamo voluto per rendere il trasporto collettivo sempre più competitivo rispetto a quello privato: una misura di civiltà che fa bene all’ambiente e all’aria che respiriamo. Inoltre, in base al riparto del fondo nazionale da 400 milioni di euro in approvazione, con la quota di 25-28 milioni destinati alla nostra regione potremo incrementare il numero di bus e treni a disposizione degli studenti per garantire una ripartenza sicura delle lezioni in presenza”.
“Vogliamo riportare tutti a scuola in sicurezza– aggiunge l’assessore Salomoni– per far sì che l’anno scolastico 2020-2021 possa svolgersi in presenza dall’inizio alla fine e siamo in contatto quotidianamente con il Ministero e l’USR per risolvere tutte le questioni ancora aperte come il pre-post scuola. Nello stesso tempo però dobbiamo progettare anche il futuro della nostra scuola e gettare le basi ora per avere spazi e attrezzature al passo con le esigenze di una didattica che cambia e che il lockdown imposto dalla pandemia ha reso evidente. Un tema su tutti quello della connettività. È vero che con il 62% delle scuole di ogni ordine e grado già in fibra ottica, l’Emilia-Romagna è al primo posto tra le Regioni italiane, ma vogliamo arrivare al 100% degli istituti collegati per garantire a tutti, nessuno escluso, il diritto di accesso alle informazioni. E soprattutto vogliamo che possa connettersi ogni famiglia e ogni studente.
Da parte dei sindacati l’apprezzamento per la convocazione del tavolo di confronto e della assunzione di responsabilità da parte della Regione sulla richiesta di incremento dell’organico, oltre alle risposte relative al trasporto pubblico e all’edilizia scolastica che andranno approfondite negli incontri successivi: “Metteremo tutta la nostra energia perché vogliamo il bene di questa scuola e perché vogliamo confermare un modello di scuola di qualità che non può andare perso. Tifiamo perché la scuola riparta, ma in sicurezza e in presenza”.