FERRARA – Presidente e amministratore delegato della nuova Carife, Roberto Nicastro e Giovanni Capitanio, hanno incontrato i sindaci dei Comuni della provincia di Ferrara in Castello Estense.
L’incontro, convocato e coordinato dal presidente della Provincia Tiziano Tagliani, è stato aperto da Roberto Nicastro che ha tracciato il quadro della situazione.
“Con il decreto Salva banche sono entrati in nuova Carife 624 milioni”, ha esordito il presidente parlando di uno stato patrimoniale solido.
Più critico lo stato di redditività della banca, che presenta ancora un rapporto squilibrato tra costi e ricavi, dovuto sia a ragioni di tipo strutturale (tassi di mercato negativi), sia specifiche della banca.
“Se da un lato c’è il problema grave degli obbligazionisti subordinati – ha proseguito – dall’altro abbiamo il dovere di farci carico anche del problema dei dipendenti e degli altri portatori d’interesse”. Sullo sfondo ci sono i tempi stretti dettati dall’Unione europea: praticamente la metà rispetto a quelli normalmente usati per la cessione di una banca. Tema sul quale, peraltro, è in corso un confronto con Bruxelles per avere maggiori margini.
“Grazie alla risoluzione e alla successiva cessione si è evitata una ben più traumatica liquidazione”, dice Nicastro.
“A questo punto – ha puntualizzato – è utile porsi in un corretto posizionamento delle aspettative, dopo le delusioni degli anni scorsi e per evitarne altre”.
Fra i punti del corretto posizionamento, una cessione in grado di portare sicurezza ai portatori d’interesse (i clienti) e la celere preparazione delle carte per i risparmiatori per agevolare al massimo le operazioni d’indennizzo. Capitolo che, da solo, vale 100 milioni, di fronte allo scenario giudiziario destinato a chiedere conto delle varie responsabilità che negli anni hanno contribuito a produrre il dissesto di Carife.
Sui tempi della vendita è stato ipotizzato il traguardo entro l’estate prossima.
È poi toccato all’amministratore delegato, Giovanni Capitanio, riassumere le mosse intraprese dalla nuova dirigenza sul fronte della gestione interna della banca.
Un primo risultato è la diminuzione del 31 per cento dei costi generali, fra rinegoziazione dei contratti d’utenza, riduzione benefit ai dirigenti e gli accordi sindacali che hanno permesso una diminuzione dei dipendenti attraverso gli esodi, con lo scopo generale di dimagrire il conto economico.
L’obiettivo di fondo è riportare la nuova Carife al ruolo di banca locale, ricentrando maggiormente la clientela sul territorio e riducendo le sofferenze.
Ha aperto il dibattito il presidente della Provincia, Tiziano Tagliani, cui sono seguiti gli interventi dei sindaci Fabio Bergamini (Bondeno), Barbara Paron (Vigarano), Andrea Marchi (Ostellato) e dell’assessore di Comacchio, Sergio Provasi.
Sulle azioni di responsabilità, il presidente Nicastro ha ricordato che la palla è attualmente in mano alla Magistratura, mentre sui margini di ampliamento del fondo di 100 milioni per il ristoro di obbligazionisti subordinati, la parola spetta al governo nell’ambito dei margini stabiliti da Bruxelles. Lo stesso presidente di nuova Carife ha espresso inoltre la propria condivisione rispetto a un percorso che veda il fondo intergrato anche con i risultati utili delle azioni di responsabilità. Si è invece riservato circa l’ipotesi di ripescare l’opzione warrant in favore dei risparmiatori ferraresi, magari all’interno del “pacchetto per il territorio” che è stato indicato fra i criteri da valutare nell’offerta da parte dell’acquirente.
Per quanto riguarda le azioni di facilitazione per i risparmiatori, ha puntualizzato l’ad Capitanio, dal 21 dicembre scorso nuova Carife ha messo in campo una task force di 36 persone a tempo pieno con l’obiettivo di predisporre la documentazione per gli interessati entro il 31 marzo. Tempi brevissimi sono previsti anche per quanto riguarda la consegna allo sportello delle carte.
Sul tema bad bank è poi tornato il presidente Nicastro: “Al momento è prematuro dire se fra cessione della good bank e della bad bank si realizzerà una plusvalenza”.
L’incontro si è concluso con il ringraziamento rivolto a sindaci e presidente della Provincia per il contributo dato a livello istituzionale “per tenere – ha detto Nicastro – la banca in rotta di galleggiamento”.
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