Zandonella: “Crediti che prima andavano persi”
PIACENZA – E’ positivo, il primo bilancio della convenzione attivata dall’inizio del 2019 dalla Polizia Locale con Intercent Emilia Romagna, per la gestione delle sanzioni amministrative conseguenti a violazioni al Codice della Strada a carico di veicoli e cittadini stranieri. A fronte di circa 3.800 verbali notificati alle residenze o presso le sedi estere dei trasgressori, riferiti a violazioni accertate nel primo semestre 2018, sono infatti pervenuti oltre 700 pagamenti, per un incasso superiore a 60.000 euro.
Per il Comune di Piacenza, la quota annuale di queste sanzioni (il cui numero è comunque destinato a calare, in virtù della norma che vieta, dal 2018, ai residenti in Italia di guidare veicoli immatricolati in altri Paesi), si aggira mediamente attorno ai 6000 verbali, la maggior parte dei quali, fino a due anni fa, finiva in prescrizione per impossibilità di notificare all’estero.
Una direttiva europea (n. 2015/413) ha però aperto la possibilità non solo di notificare i verbali secondo una procedura standard valida in tutta l’UE, ma anche di effettuare il recupero crediti nei confronti di coloro che non hanno pagato le sanzioni. Il servizio è effettuato da una società esterna che individua il proprietario del veicolo, notifica il verbale tradotto nella lingua ufficiale del Paese di appartenenza del proprietario, gestisce i pagamenti dei trasgressori e si occupa dell’eventuale, successivo recupero crediti delle posizioni non pagate. Alla ditta, in carico alla quale restano tutte le spese di accertamento e notifica dei verbali non pagati, spetta il rimborso delle tariffe postali e una quota fissa del 23%, solo sugli importi delle sanzioni effettivamente incassati. I principali Paesi di destinazione delle notifiche sono Francia, Romania, Germania e Svizzera.
“Questa Amministrazione – sottolinea l’assessore alla Sicurezza Luca Zandonella – prosegue con determinazione nell’impegno a contrastare gli illeciti di ogni genere. Grazie alla scelta di attivare la convenzione, abbiamo già recuperato una cifra importante: passare da introiti pressoché nulli a una cifra di oltre 60 mila euro è di per sé un successo, ma ancor prima un segnale di tutela della legalità rivolto innanzitutto a chi, facendosi schermo di una targa straniera, pensava di poter eludere le normative italiane e il Codice della Strada. Un comportamento che non vogliamo più tollerare”.