Rimini

Inaugurato il progetto integrato a tutela delle acque nel territorio di Rimini

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RIMINI – È stato presentato questa mattina il progetto sperimentale per l’installazione di barriere galleggianti per la raccolta dei rifiuti in plastica a tutela dell’area fluviale e protetta del deviatore del Marecchia e dell’area del Ponte di Tiberio. Un’iniziativa proposta da Petroltecnica e voluta e supportata da Regione Emilia Romagna e Comune di Rimini, presentata questa mattina alla presenza tra gli altri dell’assessore all’Ambiente della Regione Irene Priolo, dell’assessore all’Ambiente del Comune di Rimini Anna Montini, del presidente e amministratore delegato di Petroltecnica Peo Pivi e del responsabile pronto intervento ambientale Gabriele Palmieri.

Le barriere “acchiappaplastica” si basano su un sistema di raccolta che sfrutta il moto della corrente per convogliare mediante gli elementi “barriera”, segregare e stivare all’interno di una sezione chiusa (“trappola”), i materiali plastici galleggianti dispersi nei corsi d’acqua. Il recupero delle plastiche viene effettuato manualmente in sicurezza dalla sponda del fiume, ed i rifiuti, confezionati in contenitori idonei ed etichettati, vengono conferiti negli impianti preposti.

Le barriere si affiancano ad un ulteriore progetto costituito da una seconda tipologia di piccole barriere galleggianti che catturano rifiuti galleggianti di piccole dimensioni (come, ad esempio, i mozziconi di sigaretta) e idrocarburi eventualmente presenti negli specchi acquei più chiusi e soprattutto negli ambiti portuali. Si tratta del sistema I CATSORB, “io catturo ed assorbo”, sistema brevettato a livello internazionale. Grazie al patrocinio del Comune di Rimini, viene installato per la prima volta in Italia e nel mondo nell’area del Ponte di Tiberio, adiacente alla passerella pedonale galleggiante, con il fine precipuo di tutelare la preziosa area a vocazione naturalistica, storica e culturale, nel canale che collega il Parco XXV Aprile al porto canale stesso. I CATSORB bloccano e contengono autonomamente i rifiuti galleggianti, le microplastiche, gli idrocarburi provenienti dal porto canale e dalle barche e anche tracce di detersivi eventualmente presenti.

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Pubblicato da
Roberto Di Biase

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