RIMINI – Un nuovo sentiero per immergersi nella natura, nella storia e nell’arte di una delle zone collinari più suggestive del territorio. I mesi di pandemia hanno portato a riscoprire le bellezze dietro l’angolo, come Covignano e i suoi scorci. Da ieri gli amanti delle escursioni della natura potranno essere accompagnati alla scoperta delle bellezze della zona grazie al nuovo sentiero Cai (Club Alpino Italiano) inaugurato ieri mattina dai rappresentanti della sezione Cai di Rimini (gruppo sentieristica), dagli assessori all’Ambiente e ai rapporti con il territorio, Anna Montini e Mattia Morolli, e con la partecipazione dei Carabinieri Forestali. Grazie alla collaborazione con il Cai attraverso il nuovo progetto dell’Amministrazione Comunale “Adottiamo Rimini”, è stato sistemato il sentiero esistente, con la realizzazione di circa 100 punti di segnaletica orizzontale (bianchi e rossi come d’uso per la sentieristica) e con l’installazione di 27 elementi di segnaletica verticale (frecce direzionali). Il percorso ha una lunghezza di 6,5 km, un dislivello DI 160 metri, per un tempo di percorrenza stimato tra le 3 ore e le 3 ore 30 mezza.
Il percorso inizia dal piazzale sottostante il Santuario delle Grazie, il complesso francescano edificato alla fine del Trecento (1391-1396). Sul lato opposto all’ingresso del Santuario si trova il Museo degli Sguardi, esposizione delle raccolte etnografiche del Comune di Rimini. Dopo aver percorso via Vasari e via delle Fonti si arriva da Piazzale Ruffi e ci si inoltra per via Covignano in direzione dell’Abbazia di Scolca. L’ombrosa strada che porta all’Abbazia di Scolca poi a Villa Belvedere permette di avvicinare la rigogliosa vegetazione della collina. La salita all’Abbazia di Scolca è premiata con una splendida panoramica sulla valle dell’Ausa, incorniciata dagli ulivi. Oltre l’ingresso di Villa Belvedere, si costeggia il parco, dove svettano pini, tigli, querce, vecchi allori. A destra si apre il panorama sulle pendici di San Fortunato, sulla bassa Valmarecchia e la costa. La sommità collinare ospita l’edificio conventuale di San Girolamo, oggetto di scavi archeologici e restauri. All’altezza di Villa Battaglia si devia per via Monterotondo, tra uliveti di recente impianto. Di fronte a Villa Francolini, un piccolo bosco di lecci ricorda quello delle Grazie. Seguono ancora uliveti e abitazioni fin oltre la sbarra, dove inizia lo sterrato che conduce al piazzale della Galvanina. Il percorso procede ai piedi del colle. A Cà Palloni è possibile variare il percorso risalendo via San Lorenzo a Monte fino a riprendere via Covignano e trovarsi nelle adiacenze dell’Abbazia di Scolca, dalla quale tornare al punto di partenza. Via della Carletta scorre ancora infossata e stretta con i versanti collinari a destra. Si conclude il percorso risalendo lo sterrato che continua con via delle Fonti fino a ritrovare a sinistra via Vasari poi il Santuario delle Grazie.
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