Parma

Inaugurati la sede operativa della Fondazione Accademia dei Giorni Straordinari e il Polo per l’Infanzia dell’Università di Parma

Polo d’Infanzia – foto dal sito dell’Università di Parma

PARMA – Si è tenuta il 17 ottobre, nel Campus Scienze e Tecnologie dell’Università di Parma, l’inaugurazione dell’edificio che accoglie il Polo per l’infanzia dell’Università di Parma e la sede operativa della Fondazione Accademia dei Giorni Straordinari.

La Fondazione e l’Università di Parma hanno stipulato una convenzione di collaborazione per un progetto didattico educativo rivolto ai bambini e ai ragazzi.

Nata nel luglio 2021 e iscritta da marzo 2022 nel Registro Unico degli Enti del Terzo Settore, la Fondazione Accademia dei Giorni Straordinari si propone di favorire l’inclusione culturale e sociale di minori, di età compresa tra i 10 e 14 anni, che versino in situazioni di fragilità per condizioni economiche, sociali o familiari.  L’obiettivo del progetto è quello di favorire la formazione e la crescita umana, sociale e culturale affinché nessuno sia lasciato indietro.

La Fondazione e l’Università sono aperte al confronto e alla collaborazione con enti e realtà locali che ne condividano con empatia gli scopi e siano in possesso di profonde esperienze e competenze. Un punto di partenza di un percorso condiviso e concertato con Istituzioni e società civile che evolverà grazie al coinvolgimento di altri attori che vorranno contribuire, offrendo la loro professionalità in campo educativo-formativo.

Questo fine può essere raggiunto contrastando innanzitutto la dispersione scolastica e la povertà educativa.

La fondazione nasce per sostenere i minori in condizioni di fragilità familiare e sociale nel loro percorso di crescita extra-scolastica” afferma Paolo Barilla, presidente delle Fondazione Accademia giorni Straordinari. “Il nostro intento – continua il presidente – è quello di creare nel tempo un’alleanza educativa con tutte le realtà territoriali che operano nei diversi ambiti della formazione per creare un network capace di fornire gli strumenti culturali necessari ad affrontare la vita e le sue inevitabili difficoltà, stimolando i ragazzi e le ragazze a coltivare passioni e talenti, favorendo la loro inclusione nelle relazioni sociali in maniera proattiva. Si tratta di un impegno a favore di quella parte di minori che fanno fatica a stare al passo dei coetanei più fortunati, ma i cui vantaggi si ripercuoteranno inevitabilmente su tutta la comunità. Una comunità aperta e solidale, che accoglie e sostiene, che si rivela in grado di fornire a tutti occasioni di crescita indipendentemente dallo status economico di ognuno, sarà una società migliore, più tollerante e libera dal pregiudizio, moderna nel senso più autentico del termine. Aiutare bambini e bambine, ragazzi e ragazze a diventare adulti consapevoli, autonomi, sereni, a credere in sé stessi e nelle proprie capacità, sortirà una ricaduta sociale formidabile per affrontare insieme le sfide che il futuro prospetta a tutti come ardue, oggi più che mai”.

Contenuti e obiettivi del progetto educativo della Fondazione sono stati presentati nel corso dell’inaugurazione da Elio Volta, Coordinatore della Fondazione, già forte di un’esperienza ventennale con i giovani in Giocampus, realtà educativa affermata sul territorio parmense che promuove il benessere delle future generazioni con un’attenzione specifica all’educazione motoria e alimentare.

Il progetto si prefigge lo scopo di favorire l’inclusione dei giovani nel tessuto sociale, educativo e, in prospettiva, nel mondo del lavoro. Su indicazione di alcuni Istituti Comprensivi del territorio verranno individuati ragazzi e ragazze cui poter offrire un percorso educativo, condiviso dalla Fondazione, dagli Istituti Comprensivi e dall’Università, instaurando un dialogo costante tra scuola, famiglia e Fondazione. Sarà offerta la possibilità di praticare diverse discipline sportive per dedicarsi poi a quelle più adatte ai desideri e alle inclinazioni personali. I programmi educativi prevedono, tra le altre cose, laboratori didattici che valorizzino sia il sapere artigianale e l’esperienza pratica, sia il sapere intellettuale, attraverso percorsi stabili che possano appassionare i ragazzi e allo stesso tempo permettere loro di conseguire conoscenze umanistiche e scientifiche con un approccio non nozionistico: ad esempio laboratori di informatica, musicali, artistico-fotografici, teatrali, di cucina, letteratura, fisica, chimica, agraria. Nell’Accademia dei Giorni Straordinari i ragazzi, inoltre, potranno studiare e fare i compiti supportati da insegnanti, studenti universitari e volontari, in ambienti comodi, funzionali e accoglienti. Tra le diverse opportunità motivazionali sono previsti incontri in presenza o attraverso le moderne tecnologie di cui la Fondazione dispone, anche con testimonial del mondo dello sport, dello spettacolo, della scienza e della cultura, imprenditori, lavoratori di numerosi e molteplici ambiti professionali per la trasmissione di valori come l’impegno, la costanza, la passione per raggiungere i loro obiettivi.

Il progetto educativo e di inclusione, a cura dell’Università, interessa anche bambini da 0 a 6 anni con la realizzazione di un asilo nido e una scuola materna, con due sezioni 0-3 anni e due sezioni 3-6 anni, aperte prevalentemente ai figli di dipendenti e studenti dell’Ateneo. Nel corso dell’incontro ne hanno parlato Susanna Mantovani, Coordinatrice della Commissione “Polo per l’Infanzia” dell’Ateneo, Professoressa onoraria dell’Università di Milano-Bicocca, e Paolo Calidoni, componente della Commissione, già docente dell’Università di Sassari e dell’Università di Parma.

Le linee guida per il progetto educativo del polo dell’infanzia 0-6, proposte dal gruppo di lavoro formato anche dalle docenti Unipr Chiara Vernizzi, Ada Cigala ed Elena Luciano, dalle coordinatrici pedagogiche del Comune di Parma Lisa Bertolini e Ivonne Coruzzi e dalle rappresentanti del Comitato Unico di Garanzia dell’Università Francesca Nori e Veronica Valenti, disegnano i principi fondamentali dell’attività che potrà svilupparsi nella struttura.
Anzitutto, sviluppare la tradizione locale che trova nell’incontro fra bambini di età diverse, in relazione con adulti accoglienti, un’opportunità di gioco e confronto essenziale e altamente significativa per lo sviluppo e l’apprendimento. Di qui la scelta di un polo integrato 0-6.
Nella nuova struttura si lavorerà per cogliere e valorizzare le opportunità offerte dal contatto diretto sia con la natura sia con gli avanzamenti della scienza e delle tecnologie, in un contesto altamente internazionale che consenta di accogliere e sviluppare il plurilinguismo per rispondere in modo innovativo ai diversi desideri e bisogni dei bambini e delle famiglie.

La struttura che inauguriamo oggi – commenta il Rettore Paolo Andreiè una prima fondamentale acquisizione per un progetto di grande rilievo non solo per l’Ateneo ma per tutto il territorio. Finalmente l’Università di Parma potrà contare su un polo per l’infanzia a vantaggio della Comunità accademica e fortemente interconnesso con i servizi territoriali, ma questa è solo una parte di un disegno di più ampio respiro nel quale abbiamo il privilegio di lavorare insieme alla Fondazione. In spazi contigui, realizzati tra l’altro a tempo di record, vivranno e cresceranno insieme due progetti tra loro complementari incentrati sull’educazione e sull’inclusione. L’Università mette a disposizione i suoi saperi e le sue competenze, in una strettissima sinergia con la Fondazione, cercando insieme di pensare soluzioni innovative per il bene delle persone e della Comunità. Il mio ringraziamento va in primis a Paolo Barilla, per la sensibilità che sempre lo contraddistingue e che anche in questa occasione ha dimostrato, e poi a tutte le persone che hanno lavorato per questo primo traguardo, che è naturalmente un punto di partenza di fondamentale importanza”.

Alla cerimonia inaugurale hanno preso parte anche il Sindaco di Parma, Michele Guerra, e il Vescovo della Diocesi di Parma, Enrico Solmi.

Una costruzione all’avanguardia e sostenibile cucita attorno all’individuo e alla sua dimensione sociale

L’edificio che ospita la sede della Fondazione e del Polo per l’Infanzia è costituito da due entità funzionalmente autonome, separate, ma al contempo contigue e fortemente coese nello spirito d’innovazione e nel ruolo sociale.  È un luogo emotivamente attraente, capace di far sentire le persone accolte non appena arrivano, ma anche capace di farle tornare volentieri. L’ambiente interno ha un aspetto familiare, piacevole, confortevole e al contempo non sfarzoso. Il complesso è poi per sua natura inscritto in una visione d’insieme, di comunità, quella del Campus Scienze e Tecnologie e del territorio parmense, e al contempo di unitarietà del cammino formativo, dall’asilo all’Università. L’edificio, di 2.440 metri quadri, consta di due blocchi separati ma comunicanti che si integrano perfettamente con le altre strutture del polo universitario nella orizzontalità delle linee e all’avanguardia per le prestazioni elevatissime, che puntano alla sostenibilità e al risparmio energetico

Sostenibilità, tecnologia e monitoraggio costante caratterizzano la struttura che è realizzata in legno e vanta i principi della progettazione sostenibile e bioclimatica NZEB (Nearly Zero Energy Building). La scelta importante di una costruzione in legno che non contempla l’utilizzo del gas fa della struttura un esempio di edilizia sostenibile in cui viene privilegiata l’energia da fonti rinnovabili. Altra caratteristica principale è l’attivazione di un sistema di building automation per la gestione smart dei fabbricati, dall’illuminazione interna ed esterna, agli impianti di climatizzazione, passando per il controllo da remoto e la produzione energetica da fonti rinnovabili, al rilevamento dei trend dell’energia prodotta e assorbita.

 Il verde gioca un ruolo importante ed è diffuso negli spazi esterni. Sono state privilegiate le piante autoctone nel rispetto della conservazione della biodiversità e dell’adattabilità alle condizioni pedo-climatiche. Il green è parte integrante della struttura e fa sì che l’edificio appaia come un elemento naturale in armonia con l’ambiente circostante.

Nell’assegnazione dei servizi di progettazione ed esecuzione lavori si è optato per la procedura di gare d’appalto con l’affidamento diretto alle società appaltatrici anziché per la nomina di un general contractor, per ridurre i costi dell’opera.

310 giorni effettivi di lavoro, 48 imprese in cantiere e 250 lavoratori impiegati con 4500 presenze hanno consentito al progetto di diventare un edificio all’interno del Campus Scienze e Tecnologie dell’Università di Parma, in poco più di un anno, pronto per essere operativo.

La progettazione architettonica è stata affidata all’architetto Enrico Molteni, il coordinamento della progettazione generale e la progettazione strutturale allo Studio di ingegneria Guidetti-Serri, nella persona dell’ingegnere Lorenzo Serri, quella relativa agli impianti meccanici, all’ingegnere Massimo Bocchi, quella degli impianti elettrici al perito industriale Massimo Fontanili.  Delle opere verdi si è occupato lo Studio di Paesaggistica del dottor Luigi Massolo. L’ingegnere Silvano Dondi è il responsabile dei lavori e l’ingegnere Alessandro Mori è il coordinatore della sicurezza.

 Hanno collaborato alla realizzazione del progetto:

Alessandro Bertani (Università di Parma); Maria Elisabetta Contino (Studio Legale Contino); Riccardo Marini (Università di Parma); Emanuele Morlini (Progettista competente in acustica); Rosita Giuseppina Porpiglia (Università di Parma); Pierangelo Spina (Università di Parma).

L’intero progetto è stato coordinato con passione ed energia dalla professoressa Chiara Vernizzi per l’Università di Parma e dal dottor Umberto Panizzi per la Fondazione Accademia dei Giorni Straordinari ETS.

Hanno inoltre collaborato al progetto le aziende:

GARC S.p.A., Rubner Holzbau S.r.l., Presutto S.r.l., Ge.cal serramenti S.r.l., Kairos Contract S.r.l., Pederzani Impianti S.r.l., Antonellimpianti S.r.l., Siemens S.p.A., STS Italia S.r.l., LT Rinnovabili S.r.l., Omnimedia Group s.a.s. di Ferro d. & c., Full Service Antincendio s.c., Saracchi Piante di Saverio e Nicoletta Saracchi & c. S.n.c.

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Pubblicato da
Roberto Di Biase

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