BOLOGNA – Presentata ieri in anteprima a Palazzo Re Enzo, in occasione dell’evento conclusivo nell’ambito delle celebrazioni per l’anniversario della banca, la mostra etnografica multimediale “120 anni di BCC Felsinea: relazioni di valore” è il risultato di una ricerca antropologica – a cura dello Studio Veronesi Namioka – che mette in luce gli aspetti socio-culturali e le implicazioni della presenza territoriale di una Banca di Credito Cooperativo.
Il percorso espositivo è un viaggio tra foto d’archivio, documenti originali, video, interviste e oggetti della tradizione per rivivere la storia, i valori e il profondo legame con il territorio di BCC Felsinea. La mostra parte dal racconto del difficile contesto storico in cui si è sviluppato il Credito Cooperativo, nato a fine Ottocento con l’intento di supportare l’economia agricola messa in crisi dalla Rivoluzione Industriale, per arrivare ai giorni nostri, dove si sofferma sull’evoluzione a cui è andato incontro il Credito Cooperativo, che ha saputo sdoganarsi dal concetto di “banchetta” di provincia e diventare una realtà solida, forte e competitiva, ma senza rinunciare ai suoi principi fondanti ispirati alla mutualità, alla cooperazione, alla reciprocità.
Grazie poi alle testimonianze delle donne e degli uomini di BCC Felsinea, dei soci della banca, degli imprenditori del territorio, viene posto l’accento su una capacità unica del Credito Cooperativo, ovvero mettersi al servizio del proprio territorio: un “modo differente di fare banca” che rappresenta l’essenza dell’economia circolare, dove le risorse del territorio vanno alla banca sotto forma di risparmi e tornano ad esso come aiuti alle famiglie, alle imprese, al Terzo Settore, alla comunità intera.
“120 anni di BCC Felsinea: relazioni di valore” è stata inaugurata alla presenza dei vertici della banca, il Presidente Andrea Rizzoli e il Direttore Generale Andrea Alpi, e di Francesco Palmieri, coordinatore del progetto eXtraBO. “La storia di BCC Felsinea – sottolinea il Presidente Rizzoli – è una storia che ha attraversato e in qualche modo stimolato la trasformazione dei nostri territori. Con loro abbiamo siglato una sorta di patto che, grazie al continuo reinvestimento dei nostri utili nei territori, ci consente di contribuire, anno dopo anno, alla loro prosperità e al benessere delle persone che li abitano.”
“È un piacere ospitare questa mostra, che racconta le tante storie e tradizioni culturali del nostro territorio – dichiara Francesco Palmieri, coordinatore del progetto eXtraBO. – Obiettivo, infatti, di eXtraBO è quello di valorizzare in chiave turistica il territorio bolognese e il racconto della trasformazione socio-economica e culturale dei nostri borghi è un ulteriore modo per stimolare la riscoperta della Pianura e dell’Appennino.”
La mostra – patrocinata da Comune di Bologna, Regione Emilia-Romagna e eXtraBO – sarà visitabile gratuitamente dal 10 al 24 ottobre presso gli spazi eXtraBO con i seguenti orari:
Lunedì-sabato | 9.00-19.00
Domenica e festivi | 10.00-17.00