In sala Agnelli le ultime scoperte sulla chiesa di Santa Maria dei Servi a Ferrara raccontate da Roberto Cara

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Mercoledì 20 novembre 2024 alle 17 conferenza in via Scienze e in diretta video sul canale youtube Archibiblio web

FERRARA – Sarà dedicata all’antica chiesa di Santa Maria dei Servi a Ferrara, e in particolare alle recenti scoperte sui suoi dipinti d’altare, la conferenza di Roberto Cara in programma mercoledì 20 novembre 2024 alle 17 nella sala Agnelli della biblioteca comunale Ariostea (via Scienze 17 Ferrara). L’incontro, a cura dell’Associazione Ferrariae Decus ETS, sarà introdotto da Marialucia Menegatti e potrà essere seguito anche in diretta video sul canale youtube Archibiblio web.

LA SCHEDA (a cura degli organizzatori)
Il ricordo dell’antica chiesa ferrarese della Purificazione di Maria, detta comunemente di Santa Maria dei Servi, sopravvive soltanto virtualmente nelle pagine pubblicate nel 1621 da Marc’Antonio Guarini, il primo illustratore dei monumenti storici della città ex capitale estense. Nel 1633 se ne iniziò la demolizione perché l’edificio sorgeva troppo vicino alla fortezza pontificia, la cui erezione era stata intrapresa nel 1608 per volontà di papa Paolo V Borghese. I frati serviti si trasferirono in un nuovo tempio, costruito in via della Colombara (attuale Cosmè Tura) su progetto del ravennate Luca Danese, ultimato solo nel tardo Seicento dai fratelli Santini. Le opere d’arte conservate nella chiesa medievale, tra le quali si distinguevano alcuni dipinti di Giovanni Battista Benvenuti detto Ortolano, furono però disperse già pochi anni dopo la devoluzione (1598) di Ferrara allo Stato della Chiesa a opera dei funzionari papali, specialmente dei fratelli Paolo e Federico Savelli, e presero la via di Roma. L’incontro illustrerà le scoperte emerse negli studi più recenti, relative ai committenti e ad alcuni dipinti che decoravano gli altari, dove trovavano posto un dipinto di Niccolò Pisano, ritoccato da Tiziano, e appunto una pala dipinta da Ortolano oggi conservata presso la Galleria Doria Pamphilj.

Roberto Cara, dottore di ricerca in storia dell’arte e studioso indipendente, si è formato tra Milano e Padova. Si occupa prevalentemente di arte nell’Italia settentrionale tra Quattro e Seicento, di storia della letteratura artistica, del collezionismo e delle esposizioni d’arte antica nel Novecento. Ha pubblicato su riviste e in volumi collettanei. Ha lavorato, tra le altre, alle mostre Bramantino a Milano (2012), Bernardino Luini e i suoi figli (2014), Il Rinascimento di Gaudenzio Ferrari (2018), dedicandosi spesso alle ricerche d’archivio, e più di recente a Rinascimento a Ferrara. Ercole de’ Roberti e Lorenzo Costa (2023) e Il Cinquecento a Ferrara. Mazzolino, Ortolano, Garofalo, Dosso, attualmente in corso a Palazzo dei Diamanti. Il suo ultimo libro (scritto con Valentina Lapierre) è Tra Garofalo e i Dossi. Una pala d’altare di «Sebastianus pictor» a Orte (Aguaplano 2023).

Il programma completo degli appuntamenti culturali della biblioteca comunale Ariostea di Ferrara alla pagina: http://archibiblio.comune.fe.it

Link diretto al canale youtube Archibiblio web con le dirette e l’archivio delle registrazioni degli incontri: https://www.youtube.com/channel/UC1_ahjDGRJ3MgG45Pxs90Bg