PIACENZA – La sindaca Katia Tarasconi e la presidente del Consiglio comunale Paola Gazzolo hanno accolto ieri in Municipio Samah Jabr, psichiatra, psicoterapeuta e scrittrice, dal 2016 alla direzione dell’Unità di salute mentale del Ministero della Salute palestinese, dopo 10 anni alla guida del Centro di salute mentale del Distretto di Ramallah.
Accompagnata dalle rappresentanti delle associazioni Donne in Nero, Amnesty International e Salaam, Ragazzi dell’Olivo, promotrici dell’incontro pubblico in programma questa sera alle 18 al Centro Il Samaritano, la dottoressa Jabr è consulente e formatrice per l’Ufficio delle Nazioni Unite contro la droga e il crimine, nonché per Save the Children e Medici Senza Frontiere. Già docente in diversi atenei palestinesi, è tra i componenti del Centre for Science and Policy dell’Università di Cambridge e supervisora della George Washington University nella capitale statunitense.
“Oggi siamo qui per esprimere la voce della comunità piacentina in nome della pace, ma soprattutto per ascoltare la sua testimonianza”, ha sottolineato la sindaca Tarasconi, condividendo la riflessione sulla “brutalità senza appello della guerra, che rischia di farci perdere la fiducia e la speranza nel genere umano. Al tempo stesso, è fondamentale avere la consapevolezza di ciò che accade nel mondo e oltrepassare sempre il muro dell’indifferenza, delle barriere geografiche, culturali o linguistiche: per questo è così preziosa l’opportunità di un incontro che ci permette di toccare con mano le conseguenze che ogni conflitto armato riversa sui territori e in primo luogo sulle componenti più indifese della popolazione civile, a cominciare da bambini e donne”.
Piacenza è una delle quattro città italiane che in questi giorni ospitano momenti di confronto e approfondimento con la dottoressa Samah Jabr, oltre a Milano, Pisa e Firenze. “Ringraziamo ancora una volta, per il loro costante impegno nel sensibilizzare alla pace e al rispetto dei diritti, le associazioni che hanno reso possibile questa iniziativa – ha rimarcato la presidente Gazzolo, ricordando la risoluzione approvata poco più di un mese fa dal Consiglio comunale di Piacenza e ribadendo “il valore di ogni iniziativa che, accendendo la doverosa attenzione sulla gravità della situazione a Gaza, ci porta a riaffermare l’urgenza del dialogo e della risoluzione pacifica dei conflitti, rifiutando ogni forma di violenza”.
Parole particolarmente sentite, dopo l’intervento in cui Samah Jabr ha evidenziato la disgregazione del tessuto sociale palestinese in atto a causa della guerra, il trauma e il senso di abbandono della popolazione civile, che richiede azioni concrete in grado di far percepire la solidarietà internazionale, “vibrazioni” che dimostrino come “ciascuno può dare il proprio contributo per la pace”.