PIACENZA – Questo pomeriggio, in Municipio, la sindaca Katia Tarasconi e la presidente del Consiglio, Paola Gazzolo hanno incontrato i rappresentanti della rete di 32 associazioni locali impegnate per la promozione e la tutela della pace e dei diritti umani “Europe for Peace Piacenza”, il cui appello “contro tutte le guerre e perché vengano avviate dagli organismi internazionali autorevoli trattative che impongano un cessate il fuoco immediato e negoziati di pace” è stato sottoscritto da oltre 5mila cittadini e cittadine di Piacenza e provincia (le 5135 firme sono state recentemente consegnate nelle mani del Prefetto di Piacenza, Paolo Ponta).
Durante l’incontro, la sindaca ha sottolineato l’importanza di iniziative come quelle portate avanti da Europe for Peace Piacenza, che mirano a rafforzare i legami tra i popoli e a costruire un futuro più pacifico e solidale: “L’Amministrazione comunale è convintamente al fianco di tutte le realtà che promuovono la pace e la collaborazione internazionale. Crediamo fermamente che solo attraverso il dialogo e la cooperazione sia possibile mettere a tacere le armi e costruire una società migliore per tutti”. Paola Gazzolo ha sottolineato “l’impegno e il grande lavoro che Europe for Peace Piacenza sta svolgendo nel nostro territorio per sensibilizzare la cittadinanza sui temi della pace. Come presidente del Consiglio comunale – ha aggiunto – non mancherò di informare i consiglieri su tutte le iniziative messe in campo dall’associazione”. I rappresentanti locali di Europe for Peace hanno ricordato la recente iniziativa di raccolta firme all’appello contro tutte le guerre, per il cessate il fuoco e per la pace, che “ha dato voce a un numero significativo di persone e a un diffuso sentimento popolare”. Il portavoce Roberto Lovattini ha sottolineato che “nel 2023 la spesa militare mondiale ha raggiunto il record storico di 2443 miliardi di dollari con una crescita del 6,8% rispetto all’anno precedente. A fronte di questi dati allarmanti – ha proseguito – Europe for Peace chiede la riduzione delle spese militari, la rimozione delle armi nucleari e l’adesione dell’Italia al Trattato che le proibisce, nonché il mantenimento della legge 185/90 che il governo sta cercando di smantellare per impedire il monitoraggio del commercio degli armamenti. Fondamentali inoltre – ha concluso – sono la promozione della cultura della pace presso le scuole e l’abolizione della pubblicità delle aziende che producono armi”. L’incontro si è concluso con un impegno reciproco a lavorare insieme su iniziative concrete che possano contribuire alla diffusione dei valori di pace, tolleranza e cooperazione internazionale. Per la rete Europe for Peace, oltre a Lovattini, erano presenti: Adriana Gatti e Gabriella Barbieri per Legambiente, don Giancarlo Dall’Ospedale responsabile del Centro Missionario della Diocesi di Piacenza-Bobbio, il presidente regionale del Movimento Cristiano Lavoratori Umberto Morelli, Maria Grazia Dodici della Caritas, Maristella Borlenghi e per il comitato “Donna Vita Libertà”, Tiziana Ferrari.