BOLOGNA – Domenica 30 luglio e martedì 1agosto giorni imperdibili a In mezzo scorre il Fiume, percorsi fra musica e natura, il festival diretto da Luisa Cottifogli, che crea uno stretto dialogo tra musica, arte e natura in luoghi splendidi dell’Appennino tosco-romagnolo, ma anche in luoghi suggestivi di pianura.
Con Madrugada, un’alba brasiliana sui calanchi, domenica si attende l’alba che risplende sui calanchi di Molino Nuovo (Castel San Pietro), un autentico Machu Picchu nostrano con un panorama selvaggio e inaspettato che diventa mozzafiato al sorgere del sole, in compagnia delle note del duo Eu vim da Bahia.
Si parte con il buio alle 5.00 dal Centro Sociale Molino Nuovo (via Molino) e si ascende su strada sterrata in un paesaggio surreale che si scopre pian piano ai primi chiarori dell’alba. Arrivati in cima, al paesaggio di calanchi di argilla scura e pianura, si uniscono i ritmi sudamericani del duo brasiliano formato dalla cantautrice, poetessa, chitarrista di Bahia, Daniella Firpo assieme a Marco Lobo, il percussionista di Milton Nascimento.
Il concerto si svolge come un racconto musicale dell’anima brasiliana, dalla magia della foresta amazzonica ai suoni di strada dei quartieri popolari del nordeste, ai canti dei pescatori nel porto della vecchia Bahia.. Da canzoni autoriali a interpretazioni rivisitate di brani del repertorio popolare brasiliano, i baiani Firpo e Lobo alternano momenti di incontro e confronto tra voci,melodie e suoni percussivi che creano colori portati dall’aldilà del mare.
Il giorno dopo, per Pedras de àgua, le note del brasiliano Marco Lobo si intrecciano a quelle del percussionista Red Roberto Rossi. Due dei massimi esponenti del percussionismo brasiliano e italo-carioca si incontrano a Fontanelice lungo la Riva delle Docciole sul Santerno in una grande jam session fra i sassi e l’acqua del fiume, giocando con i suoni del luogo e con gli elementi naturali che lo caratterizzano, in una totale immersione nello spiritus loci (ritrovo ore 18.30 in via Aldo Moro 21, davanti al cimitero di Fontanelice). I due virtuosi delle percussioni, che suonano per la prima volta assieme, portano lo spettatore dal fiume Santerno in un affascinante viaggio nella biodiversità sonora del Rio delle Amazzoni, al tramonto.
Giovedì 3 agosto al Molino Scodellino di Castel Bolognese, ultimo esempio esistente dei molini che nel 1400 erano stati costruiti sul canale detto “dei molini”, luogo legato all’acqua e alla pianura romagnola va in scena alle 21.15 Rumì, viaggio in una Romagna incantata, un progetto immaginifico che l’autrice Luisa Cottifogli, cantante dalla voce straordinaria, porta assieme alle chitarre e live electronics di Gabriele Bombardini e assieme all’artista Andrea Bernabini, che ne cura il video–mapping. L’evento, immerso in suggestive video-installazioni e antichi racconti, unisce magicamente suoni contemporanei e parole di un mondo passato. Precede il concerto, alle 19, la visita al Molino Scodellino (via Canale 7).