Da mercoledì 13 aprile una mostra sull’assedio della città con le immagini del fotoreporter Uliano Lucas. Incontro con l’autore e i giornalisti Smargiassi e Nuhefenidic’
MODENA – A trent’anni dall’assedio di Sarajevo, che segnò l’avvio della fase più sanguinosa della guerra nei Balcani, per poi culminare nel genocidio di Srebrenica dell’11 luglio del 1995, Modena ripercorre quelle vicende con una mostra di alcune delle fotografie che scattò allora il fotoreporter Uliano Lucas.
Con il titolo “Ricordando Sarajevo 1992-2022”, la mostra si inaugura in Galleria Europa, in piazza Grande, mercoledì 13 aprile alle 18, e potrà essere visitata fino al 10 maggio.
L’iniziativa fa parte del progetto “Europa. Storia e memorie” sviluppato dal Centro Europe Direct del Comune di Modena in collaborazione con l’Istituto storico. In occasione dell’inaugurazione della mostra, che ha il sostegno di Abitcoop, è previsto un incontro con il fotoreporter Uliano Lucas, che tra il 1992 e il 1993 ha realizzato diversi reportage nell’ex Jugoslavia dilaniata dalle guerre, al quale parteciperanno, insieme all’assessora con delega all’Europa Anna Maria Lucà Morandi, anche la giornalista originaria di Sarajevo Azra Nuhefenidic’ e il giornalista di Repubblica ed esperto di fotografia (è il curatore del blog “Fotocrazia” su Repubblica.it) Michele Smargiassi.
L’assedio di Sarajevo inizio il 5 aprile del 1992 e durò quattro anni, 1.461 giorni nei quali morirono più di 12 mila persone. La città era divenuta un simbolo di multiculturalismo e di convivenza nel cuore dell’Europa. “Quell’assedio – spiegano i promotori – richiama purtroppo l’attualità del conflitto in corso in Ucraina che ci ripropone, ancora una volta, immagini di distruzione, di abitazioni bombardate, di ospedali, biblioteche, teatri e luoghi simbolici di quelle città che continuano a essere sotto assedio e dove, nonostante tutto, gli abitanti cercano momenti di quotidianità cosi come accadeva a Sarajevo trent’anni fa”.
Per l’ingresso in Galleria Europa è obbligatorio il Green Pass rafforzato e la mascherina FFP2.