MODENA – Il Pug, il nuovo Piano urbanistico generale che delineerà la città di Modena dei prossimi 30 anni, sarà al centro della seduta del Consiglio comunale di mercoledì 29 dicembre, durante la quale si procederà alla sua assunzione.
I lavori prenderanno il via alle 14 direttamente con l’appello e con gli interventi del sindaco Gian Carlo Muzzarelli e dell’assessora all’Urbanistica Anna Maria Vandelli per poi proseguire con la presentazione di ordini del giorno e mozioni correlate e con il dibattito. Nel caso in cui la seduta si protragga sino alle ore 21 sarà sospesa e riprenderà giovedì 30 dicembre alle 15.
Il Piano, i cui indirizzi disciplinari sono stati illustrati in Consiglio nel mese di settembre, dopo un percorso partecipato con una settantina di incontri e comunicazioni con diversi attori e soggetti del territorio, oltre alla Consultazione preliminare nell’autunno scorso, è stato oggetto di numerose commissioni comunali – a partire da fine novembre – prima del passaggio in Assemblea per l’assunzione. Seguirà una fase di osservazioni e un successivo passaggio in Consiglio per l’adozione, con l’obiettivo di arrivare all’approvazione, in seguito al passaggio in Regione, entro la fine del 2022.
La visione di città futura che viene confermata è quella di una Modena realtà “green, sana e antifragile”; di una città che sa valorizzare i propri paesaggi, in una prospettiva di rigenerazione per i suoi 38 rioni; una città globale e interconnessa con le altre realtà internazionali; un luogo di opportunità e inclusivo; ma anche una città attenta al welfare, alla storia e alla cultura, alla sua vocazione universitaria, al suo essere collocata nel cuore di territori produttivi impegnati ad affrontare la sfida del Covid. Le cinque strategie sono assunte nel Pug come orientamento di fondo per sviluppare obiettivi e azioni future. Il nuovo Piano si distingue dal vecchio strumento urbanistico (piuttosto rigido, prescrittivo e iperdettagliato), per flessibilità, semplificazione e trasparenza tali da non richiedere varianti.
La disciplina del Piano è improntata alla rigenerazione del territorio urbanizzato, limitando la città da urbanizzare al 3 per cento di qui al 2050, come previsto dalla legge urbanistica regionale. Lo strumento si sviluppa per tessuti, non attribuisce potestà e potenzialità edificatorie alle aree libere e conforma il territorio disciplinando usi e trasformazioni compatibili con la sua tutela e valorizzazione. Nel Pug viene delineata, infatti, una sorta di “Carta della trasformabilità”, che mette insieme alle norme (articolate in vincoli e tutele, città consolidata, città da urbanizzare, città pubblica, territorio rurale e strumenti per disciplinare le varie trasformazioni) uno schema di assetto della città e un focus su rioni, riferimento per la città consolidata, e piattaforme, luoghi di connessione fondamentali per ricucire il centro urbano con la città contemporanea (o periferia) e con il territorio rurale (tutti i materiali sono consultabili nella pagina dedicata al Pug del sito del Comune: www.comune.modena.it/piano-urbanistico-generale).
Gli ordini del giorno correlati già presentati sono dieci di cui cinque del M5s (“Linee di indirizzo per il Pug: livelli essenziali di servizi nei rioni e città delle prossimità”, “Linee di indirizzo per il Pug: territorio agricolo”, “Linee di indirizzo per il Pug: edilizia convenzionata e sociale”, “Linee di indirizzo per il Pug: desigillazione”, “Linee di indirizzo per il Pug: azzeramento del consumo di suolo e contabilizzazione danno pregresso”); uno di Lega Modena e FI (“Riduzione del consumo di suolo e rigenerazione urbana”); due di Lega Modena (“Limiti nel consumo del suolo relative al Pug”, “Preservazione qualitativa e quantitativa delle falde acquifere del nostro territorio”); uno di Pd, Sinistra per Modena e Modena civica (“Nuovo Pug e Piano di investimenti strategici della città finanziato da Pnrr e Fonti Europee Next Generation Modena – coerenza e priorità tra questi due diversi strumenti a disposizione dell’Amministrazione comunale”); uno di Pd e Modena civica (“Nuovo Pug del Comune di Modena: prosecuzione e rafforzamento del percorso politico di partecipazione a seguito della assunzione in Consiglio Comunale”).
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