Un minuto di silenzio a inizio seduta, in occasione dalla Giornata internazionale dei diritti dell’Infanzia e dell’adolescenza, quest’anno dedicata al diritto alla pace
MODENA – “Se sogniamo un mondo che rispetta i diritti dei bambini (e se non vogliamo che rimanga solo un sogno), dobbiamo avere il coraggio di dichiarare “fuorilegge” ogni guerra”. Sono le parole del presidente del Consiglio comunale di Modena Fabio Poggi nella seduta di lunedì 20 novembre, aperta con un minuto di silenzio in memoria dei bambini vittime delle guerre.
L’occasione è rappresentata dalla Giornata internazionale dei diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza in cui si celebra, appunto, la Convenzione dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza sancita dall’Onu, e che Unicef Italia dedica quest’anno al diritto alla pace.
Nell’esprimere a nome di tutta l’Assemblea cordoglio per i bambini vittime di attacchi in tutti il mondo, Poggi ha evidenziato come siano i più piccoli a “sopportare il peso principale di quella che papa Francesco ha definito “terza guerra mondiale combattuta a pezzi” : proprio loro, che non iniziano le guerre e non hanno il potere di fermarle”.
Ricordandone quindi il coinvolgimento nei conflitti ancora in corso, come a Gaza e Israele, e poi Ucraina, Siria, Yemen e Sudan, Poggi ha sottolineato che “più di 400 milioni di bambini vivono in aree di guerra e che, tra il 2005 e il 2022, secondo le Nazioni unite, sono almeno 120 mila quelli uccisi o mutilati dalle guerre nel mondo: una media di quasi 20 al giorno”.
Il presidente ha dunque precisato che “non sono questi terribili dati che possono portarci a mettere in secondo piano i milioni di bambini che da anni stanno crescendo (o, meglio, cercando di crescere!) in zone di guerra”.
“Se siamo qui a condannare ogni infanticidio e in particolare quelli causati dalla guerra – ha proseguito Poggi – se siamo qui a chiedere che ogni infanticidio sia considerato “fuorilegge” e, in quanto tale, perseguito, il nostro impegno può prendere due direzioni. O consideriamo ogni bambino e ogni bambina vittime di guerra come un deprecabile danno collaterale delle stesse, da condannare e cercare di “ridimensionare”, limitandoci a dichiarare fuorilegge il “danno collaterale” o condanniamo e dichiariamo “fuorilegge” ogni guerra e ogni forma di violenza. Perché non c’è stata, non c’è e non ci sarà mai una guerra che non farà vittime tra i bambini. I grandi sogni hanno bisogno di coraggio”.