Modena

In carcere più strumenti di riscatto e reinserimento

Seduta consiliare 11.11.2024 dedicata al Carcere S.Anna

In Consiglio la seduta dedicata al Sant’Anna con la testimonianza di un detenuto e gli interventi del direttore Sorrentini, di padre Stenico e della garante De Fazio

MODENA – Said è un semilibero, esce al mattino e torna nel primo pomeriggio. È detenuto al carcere di Sant’Anna da cinque anni e denuncia il sovraffollamento che c’è. Ma Said è uno dei “fortunati”, perché è uno dei pochi (una trentina in tutto) che ha la possibilità di lavorare fuori, in una cooperativa: “un’esperienza che – afferma – mi ha cambiato la vita”.

Con un permesso speciale ha potuto prolungare il suo tempo fuori dal carcere e ha portato la propria testimonianza in occasione della seduta del Consiglio comunale di lunedì 11 novembre, dedicata alla Casa Circondariale di Modena Sant’Anna.

Ad aprire i lavori è stato il presidente del Consiglio Antonio Carpentieri, che ha introdotto gli interventi del sindaco Massimo Mezzetti, del direttore della Casa circondariale di Modena Orazio Sorrentini, di padre Giuliano Stenico, della garante comunale dei diritti delle persone private della libertà personale Giovanna Laura De Fazio e, appunto, di un detenuto. Presenti alla seduta diverse autorità civili e militari. Sul tema è stata discussa anche una mozione presentata da Pd, Alleanza Verdi-Sinistra, Spazio Democratico, Movimento 5 stelle, Modena Civica, Pri-Azione-Sl, Forza Italia.

Il presidente Carpentieri ha ricordato il percorso intrapreso dall’Assemblea che ha visto la visita dei consiglieri alla Casa Circondariale, una prima commissione di approfondimento e la seduta consiliare. In particolare, Carpentieri ha evidenziato l’importanza dell’umanizzazione del carcere, non solo come questione etica ma anche di giustizia, sicurezza sociale e civiltà. Il presidente ha quindi sottolineato che, come organo che rappresenta la città, il Consiglio deve lavorare affinché le strutture penitenziarie possano fornire ai detenuti strumenti concreti di riscatto e reinserimento, mentre chi ci lavora deve essere messo nelle condizioni di svolgere il proprio compito con serenità e professionalità.

Il sindaco Massimo Mezzetti, che a sua volta si è recato in visita al carcere nei giorni scorsi, ha ricordato la rivolta che scoppiò nel marzo 2020 e ha richiamato il costante problema del sovraffollamento carcerario a Modena e in Italia, con 550 detenuti a fronte dei 372 posti presenti al Sant’Anna. Il sindaco ha quindi sottolineato che il carcere in Italia non sta funzionando, che produce recidiva e non garantisce i diritti sia dei detenuti sia di coloro che vi lavorano, e la giustizia si deve basare su una pena certa e sul diritto a un corretto reinserimento nella società. Ha quindi auspicato che dal Consiglio si levi una voce di richiesta di certezza della pena e di maggiori risorse per consentire che le pene tendano davvero alla rieducazione del condannato, come stabilisce l’articolo 27 della Costituzione.

Il direttore della Casa circondariale Sorrentini ha evidenziato la difficoltà di dirigere un carcere “ancor più quando è afflitto da varie carenze e quanto più c’è sovraffollamento; un problema comune a quasi tutte le carceri italiane. Il carcere di Modena – ha proseguito – ha 34-35 anni e, dei due padiglioni, quello vecchio ne dimostra anche di più, in quanto presenta difetti strutturali legati alla sua vetustà: la decisione di destinare risorse al carcere è una scelta politica che va fatta ai più alti livelli”. Sorrentini ha inoltre sottolineato che il recupero e il reinserimento di un detenuto non dovrebbe essere un tema divisivo, che occorre creare più opportunità per i detenuti e che “il principio cardine per il recupero è quello della individualizzazione del trattamento”.

Per Padre Giuliano Stenico “un carcere punitivo non è civile né umano, risponde a logiche di vendetta contraddicendo al nostro senso civico e all’obiettivo di ridurre la criminalità, perché rispondere al male con altro male rinforza il circolo vizioso del male. In carcere c’è sovraffollamento e isolamento: il primo – ha sottolineato Stenico – impedisce ai detenuti di entrare in contatto con se stessi e di riflettere per arrivare a un cambiamento, il secondo spesso li porta alla depressione. O aiutiamo le persone a rieditare la loro identità o forniamo le basi a una recidiva”. Stenico ha infine aggiunto che “non si possono dividere le condizioni degli agenti che lavorano in carcere, logoranti e nel lungo tempo insostenibili, da quelle dei detenuti: chi fa politica deve preoccuparsi innanzitutto delle persone”.

A concludere degli interventi la garante De Fazio si è soffermata sul diritto all’affettività e alla sessualità delle persone detenute, riconosciuto dalla Corte costituzionale: “Uno degli aspetti oggetto di allarme generale, anche per l’istituto di Modena – ha detto – rispetto a condotte autolesive è proprio legato ai rapporti affettivi e con i familiari. La sentenza della Corte costituzionale rappresenta una svolta significativa affermando la necessità che vengano garantiti alle persone ristrette colloqui privati con i propri partner: occorre trovare spazi adeguati, anche al di fuori della struttura, prevedendo colloqui non sotto la sorveglianza visiva. I rapporti affettivi e familiari sono indispensabili anche rispetto alla funzione rieducativa della pena, perché sono uno dei maggiori fattori di motivazione”.

Condividi
Pubblicato da
Roberto Di Biase

Articoli recenti

12 novembre: presentazione del MUST – Museo di Storiografia Naturalistica dell’Università di Parma

Alle 11 nell’Aula Magna della Sede centrale PARMA - Sarà presentato martedì 12 novembre alle…

10 minuti fa

Esito della seduta del Consiglio comunale di Ferrara

Lunedì 11 novembre 2024 alle 15 nella sala consiliare di piazza Municipio 2 e con…

1 ora fa

Elezioni regionali del 17 e 18 novembre

Gli elettori riminesi verso il voto, le agevolazioni di viaggio e le informazioni sui servizi…

2 ore fa

Torna la BCL al PalaBigi, Priftis: “Wroclaw avrà un volto diverso, attenti ai loro innesti”

REGGIO EMILIA - Secondo impegno casalingo consecutivo per la UNAHOTELS Reggio Emilia, questa volta in…

2 ore fa

Elezioni regionali, le aperture straordinarie del Quic di viale Beverora

PIACENZA - In occasione delle elezioni regionali, come di consueto gli sportelli Quic del Comune…

2 ore fa

A Parma uno stage di alta formazione per le sincronette della Sport Center Polisportiva

Susanna De Angelis e Isadora Gorra ospiti della società parmigiana, lavoreranno con le oltre 60…

2 ore fa

L'Opinionista © 2008 - 2024 - Emilia Romagna News 24 supplemento a L'Opinionista Giornale Online
reg. tribunale Pescara n.08/2008 - iscrizione al ROC n°17982 - P.iva 01873660680
Contatti - Archivio news - Privacy Policy - Cookie Policy

SOCIAL: Facebook - Twitter