Con questa consapevolezza e con la certezza che preferibilmente le lingue straniere si imparano vivendole, ovvero ascoltando altri esseri umani, il Coordinamento pedagogico dei servizi comunali, che si occupa dei nidi e delle scuole d’infanzia, ha introdotto – nel Piano Esecutivo di Gestione 2021-2023 approvato a metà gennaio – la lingua inglese in tutte le scuole d’infanzia a gestione diretta comunale a partire dall’anno scolastico 2021/2022.
A partire dal prossimo anno scolastico infatti, l’inserimento della lingua inglese – proposto in forma di apprendimento ludico – verrà esteso anche alle scuole d’infanzia che il Comune gestisce direttamente. Un’esperienza di apprendimento che arriva dopo la positiva sperimentazione effettuata dal CEIS, su alcune scuole d’infanzia affidate in appalto che avevano inserito, quale elemento di qualificazione, la lingua inglese per due ore settimanali in 16 sezioni. L’obiettivo si allinea agli indirizzi già espressi dal Presidente della Regione Emilia-Romagna, in base ai quali tutti i bambini che frequentano i nidi e le scuole d’infanzia debbono famigliarizzare con la lingua inglese fin dai percorsi educativi per la prima infanzia. In considerazione dell’età dei bambini cui si rivolge, la lingua inglese viene introdotta come esperienza ludica – e non come approccio didattico – per due ore settimanali ed è rivolta alle bambine ed ai bambini per i quali tale esperienza possa rappresentare un valore aggiunto nel proprio percorso di sviluppo.
È un’innovazione importante che qualifica in maniera decisiva la proposta educativa che il Comune di Rimini fa per le sue 13 scuole d’infanzia, esclusivamente per i bambini dai 4 anni in su, a fianco e in aggiunta al programma proposto fin ora, per un massimo di 2 ore settimanali. Non si tratta di un vero e proprio insegnamento della lingua inglese ma di un apprendimento che avviene con il gioco familiarizzando con la fonetica della lingua per consentire ai bambini di cominciare ad approcciarsi ad alcune parole.
“Stiamo parlano di una proposta innovativa importante per le nostre scuole d’infanzia – precisa Mattia Morolli, Assessore ai Servizi Educativi – che abbiamo voluto inserire come obiettivo nel Piano Esecutivo di Gestione, ma che necessita inevitabilmente di essere definita per adattarsi al meglio con l’organizzazione didattica. Un confronto determinante che vogliamo avere prima di tutto con le nostre insegnanti e con tutto il coordinamento pedagogico, per trovare la forma organizzativa migliore per attuare quest’interessante proposta educativa. Con loro, che conoscono bene il contesto scolastico e territoriale troveremo le soluzioni più adatte e i momenti migliori in cui le insegnati potranno essere affiancate da chi si dedicherà, in maniera discreta, a questo tipo di educazione linguistica. Colgo l’occasione, ancora una volta, per ringraziare tutto il nostro personale scolastico che in questi mesi difficili di emergenza sanitaria stanno facendo un lavoro prezioso e determinante, sempre in prima linea, al servizio dei bambini delle nostre scuole.”
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