Assegnato dal Mite un finanziamento di 848mila euro. Assessore Balboni: “vogliamo trasformare piazza Cortevecchia in un luogo di aggregazione e socialità”
FERRARA – Tanti piccoli angoli verdi con piante e alberi, vele ombreggianti per ridurre l’effetto delle temperature estive, panchine smart, una parete verde verticale e, soprattutto, una nuova pavimentazione drenante in grado di gestire meglio le piogge abbondanti e assorbire meno calore. E’ tutta improntata sulla mitigazione degli eventi climatici estremi la proposta del Comune di Ferrara per la nuova piazza Cortevecchia, che si è aggiudicata un finanziamento di 848mila euro del Ministero della Transizione Ecologica, nell’ambito del “Programma sperimentale di interventi per l’adattamento ai cambiamenti climatici”.
I dettagli della proposta sono stati illustrati giovedì 20 gennaio in conferenza stampa dall’assessore comunale all’Ambiente Alessandro Balboni, assieme alla responsabile dell’UO Interventi straordinari infrastrutturali del Comune Angela Ghiglione, a Francesca Borea del Servizio Qualità ambientale del Comune e a Marco Antonio Rizzo di Laboratorio Aperto Ferrara.
“Piazza Cortevecchia – ha sottolineato l’assessore Balboni – è attualmente pressoché inutilizzata nei mesi estivi a causa delle elevate temperature che vi si raggiungono e con questo tipo di intervento vogliamo tornare a trasformarla in un luogo di aggregazione e socialità, oltre che un’area gradevole nell’aspetto, capace di essere più attrattiva per turisti e ferraresi. Si tratta di intervento utile per questa area non solo in termini di riqualificazione ambientale, ma anche per una serie di altri aspetti presi in considerazione dalle tre diverse linee di azione richieste per la partecipazione al bando ministeriale: la linea ‘green’ per la realizzazione di infrastrutture verdi, la linea ‘grey’ per gli interventi sull’esistente, ossia sull’asfalto, e la linea ‘soft’ per le attività di informazione e coinvolgimento dei cittadini. Per quest’ultima area di lavoro abbiamo coinvolto Laboratorio Aperto Ferrara e Dedagroup”.
“La nostra candidatura al bando ministeriale – ha spiegato Angela Ghiglione – comprende una sorta di ‘manifesto’ degli interventi che l’Amministrazione intende realizzare in piazza Cortevecchia. Fino a pochi anni fa questa era un’area di parcheggio e dopo l’apertura del multipiano di Borgoricco una parte della piazza è stata liberata dalle auto e destinata a zona pedonale, ma non ancora riempita di una sua identità. In ossequio alle richieste del bando, ora si vuole trasformare questa parte pedonale con interventi che consentano la permeabilità dei suoli, la raccolta delle acque meteoriche, la riduzione dell’isola di calore e l’introduzione di essenze verdi. Si è ipotizzato si trasformare questa parte in una zona sopraelevata, per poter inserire le alberature in contenitori che non vadano a interferire con i molti impianti sotterranei presenti. L’ombreggiamento sarà realizzato anche con delle vele ed è stata prevista la realizzazione di una parete di verde verticale su una porzione della facciata nord dell’edificio comunale, oltre all’utilizzo di trattamenti particolare sulle parti piane dei tetti per ridurre le temperature, con un beneficio collettivo di riduzione dell’isola di calore della piazza”.
“Non mancheranno poi – ha aggiunto l’assessore Balboni – delle panchine ‘smart’ con impianti di ricarica per cellulari e un wifi gratuito, per favorire l’aspetto della socialità della piazza”.
Il ‘manifesto’ stilato dall’Amministrazione comunale dovrà ora trasformarsi in un progetto vero e proprio con la collaborazione di progettisti esperti in tema di rigenerazione urbana sostenibile e in grado di farne un progetto pilota per altre aree urbane critiche di Ferrara.
“Il bando – precisa ancora Angela Ghiglione – chiede che l’opera sia terminata entro fine 2023, questo quindi sarà il nostro obiettivo, per il quale dovremo lavorare a ritmi sostenuti e tenendo conto anche della viabilità del comparto che indubbiamente influirà sui tempi del cantiere. Il 2022 sarà dedicato allo sviluppo della progettazione e all’affidamento dei lavori”.
Nel frattempo, è già in programma per la prossima settimana un incontro tra l’Amministrazione comunale e le principali associazioni di categoria per cercare di coniugare i lavori da programmare sulla piazza e la futura fruizione della piazza stessa con le attività degli esercizi commerciali che si trovano nell’area.
“Il bando del Ministero – ha aggiunto Francesca Borea – ci ha offerto l’opportunità di lavorare in team tra Servizio Ambiente e Servizio Infrastrutture del Comune, perché il progetto prevede di coniugare una riqualificazione urbanistica con i problemi della resilienza urbana rispetto agli eventi meteorici estremi e alle ondate di calore”.
Per quanto riguarda la parte ‘soft’ del progetto, Marco Antonio Rizzo ha spiegato che “l’attività ‘macro’ programmata prevede la selezione di dieci cittadini di Ferrara che parteciperanno a un percorso di educazione e sensibilità ambientale con esperti, che durerà circa un anno e al termine del quale saranno organizzati degli hackathon in cui i cittadini di Ferrara saranno chiamati a proporre idee per migliorare il clima della città. I dieci selezionati avranno il ruolo di giuria e mentor dei partecipanti e l’obiettivo finale è la definizione di una serie di progetti per la città da realizzare”.
Sempre nell’ambito delle azioni previste dal bando in termini di raccolta di dati scientifici, il progetto ferrarese prevede anche una mappatura di tutto il patrimonio verde privato e pubblico della città, attraverso un sorvolo aereo e un software specifico.