Le Imprese Giovanili: Romagna – Forlì-Cesena e Rimini
Al 31 dicembre 2021 nel territorio Romagna (Forlì-Cesena e Rimini) si contano 4.872 imprese giovanili attive, che costituiscono il 6,8% del totale delle imprese attive (7,3% in Emilia-Romagna e 9,2% in Italia); nel confronto con il 31 dicembre 2020 si riscontra un aumento delle imprese giovanili del 3,0%, superiore all’incremento regionale (+2,2%) e alla stabilità nazionale (-0,1%). Nel dettaglio, il 2021 rappresenta l’anno di svolta per tale tipologia di impresa, dopo un decennio caratterizzato da continue diminuzioni annue.
I principali settori economici risultano, nell’ordine: Commercio (27,9% delle imprese giovanili), Costruzioni (16,7%), Alloggio e ristorazione (13,2%), Agricoltura (7,0%), Altre attività di servizi (prevalentemente servizi alle persone) (6,3%), Industria Manifatturiera (5,8%), Attività professionali, scientifiche e tecniche (4,8%) e Noleggio, agenzie viaggio e servizi alle imprese (4,3%). In termini di variazione annua si registra un aumento delle imprese giovanili nella maggior parte dei principali settori: +7,5% nelle Costruzioni, +0,3% nell’Agricoltura, +6,0% nel Manifatturiero, +18,4% nelle Attività professionali, scientifiche e tecniche e +12,3% nel settore Noleggio, agenzie viaggio e servizi alle imprese. In calo, invece, Commercio (-0,4%), Alloggio e ristorazione (-1,7%) e Altre attività di servizi (-4,0%).
Le imprese giovanili con la maggior incidenza percentuale sul totale delle imprese attive appartengono ai seguenti settori: Attività finanziarie e assicurative (10,3%), Noleggio, agenzie viaggio e servizi alle imprese (9,6%), Altre attività di servizi (9,4%), Attività professionali, scientifiche e tecniche (8,7%), Alloggio e ristorazione (8,6%), Informazione e comunicazione (8,4%) e Commercio (8,2%).
Riguardo alla natura giuridica, la maggior parte delle imprese giovanili sono imprese individuali (74,9% del totale), seguite, a distanza, dalle società di capitale (15,9%) e società di persone (8,5%); nel confronto con l’anno precedente crescono le imprese individuali (+3,2%) e le società di capitale (+4,6%) mentre calano le società di persone (-1,4%).
Le Imprese Giovanili: focus provinciale Forlì-Cesena
Al 31 dicembre 2021 in provincia di Forlì-Cesena si contano 2.375 imprese giovanili attive, che costituiscono il 6,5% del totale delle imprese attive (7,3% in Emilia-Romagna e 9,2% in Italia). Nel confronto con il 31 dicembre 2020 si riscontra un aumento delle imprese giovanili del 3,7%, superiore all’incremento regionale (+2,2%) e alla stabilità nazionale (-0,1%). Nel dettaglio, la crescita tendenziale nel 2021 rappresenta il punto di svolta, nel senso che inverte l’andamento a segno meno degli ultimi dieci anni.
I principali settori economici sono il Commercio (27,7% delle imprese giovanili), le Costruzioni (15,7%), l’Alloggio e ristorazione (11,4%), l’Agricoltura (9,6%), le Altre attività di servizi (prevalentemente servizi alle persone) (6,4%), l’Industria Manifatturiera (6,2%), le Attività professionali, scientifiche e tecniche (5,1%) e Noleggio, agenzie viaggio e servizi alle imprese (4,0%). Rispetto al 31 dicembre 2020 aumentano le imprese giovanili nella maggior parte dei principali settori: +10,3% nelle Costruzioni, +1,5% nell’Alloggio e ristorazione, +1,8% nell’Agricoltura, +13,1% nelle Attività professionali, scientifiche e tecniche e, soprattutto, +30,6% nel settore Noleggio, agenzie viaggio e servizi alle imprese. In diminuzione, invece, il Commercio (-1,6%) e le Altre attività di servizi (-9,5%), mentre risulta stabile il Manifatturiero.
I settori con la più alta incidenza percentuale delle imprese giovanili sul totale delle imprese attive risultano, nell’ordine: Alloggio e ristorazione (9,7%), Noleggio, agenzie viaggio e servizi alle imprese (9,5%), Attività professionali, scientifiche e tecniche (9,0%), Attività finanziarie e assicurative (9,0%), Altre attività di servizi (8,6%), Commercio (8,4%) e Informazione e comunicazione (8,4%).
Riguardo alla natura giuridica delle imprese giovanili, prevalgono nettamente le imprese individuali (76,2% del totale), seguite, a distanza, dalle società di capitale (14,8%) e società di persone (8,2%); in termini di variazione annua si riscontra, da un lato, l’incremento delle imprese individuali (+3,7%) e delle società di capitale (+7,7%), dall’altro, il calo delle società di persone (-1,0%).
In un contesto di analisi territoriale, poi, si evidenzia come più della metà delle imprese giovanili provinciali (51,2%) si trovano nei comuni di Forlì (27,8%) e Cesena (23,4%), ossia nei “Grandi centri urbani”; buona anche la presenza nei comuni di Cesenatico (8,3%), Forlimpopoli (2,8%) e Bertinoro (2,3%), ossia nei cosiddetti “Comuni di cintura” (totale 13,4%), e di Savignano sul Rubicone (6,0%), Gatteo (3,6%), San Mauro Pascoli (3,2%), Gambettola (2,9%) e Longiano (1,9%) (”area del Basso Rubicone”, totale 16,6%). Ad essi si aggiungono i comuni di Meldola (2,3%) e Civitella di Romagna (1,4%) (Valle del Bidente), Castrocaro Terme e Terra del Sole (1,9%) (Valle del Montone), Mercato Saraceno (1,6%), Bagno di Romagna (1,4%) (Valle del Savio) e Predappio (1,2%) (Valle del Rabbi). In sintesi, il 56,4% delle imprese giovanili attive si trova nel comprensorio di Cesena e il 43,6% nel comprensorio di Forlì.
Infine, i comuni con la più alta incidenza percentuale delle imprese giovanili sul totale delle imprese attive sono Gatteo (9,8%), Savignano sul Rubicone (8,9%), Borghi (8,4%), Portico e San Benedetto (7,9%), Civitella di Romagna (7,8%), Sogliano al Rubicone (7,8%), Gambettola (7,7%), Castrocaro Terme e Terra del Sole (7,6%), Rocca San Casciano e Santa Sofia (7,4% per ciascuno).
Le Imprese Giovanili: focus provinciale Rimini
Al 31 dicembre 2021 in provincia di Rimini si contano 2.497 imprese giovanili attive, che costituiscono il 7,2% del totale delle imprese attive (7,3% in Emilia-Romagna e 9,2% in Italia). Nel confronto con il 31 dicembre 2020 si riscontra un incremento delle imprese giovanili del 2,3%, sostanzialmente in linea con l’aumento regionale (+2,2%) e superiore alla stabilità nazionale (-0,1%). Nel dettaglio, la crescita tendenziale nel 2021 rappresenta il punto di svolta, nel senso che inverte l’andamento a segno meno degli ultimi dieci anni.
I principali settori economici sono il Commercio (28,0% delle imprese giovanili), le Costruzioni (17,5%), l’Alloggio e ristorazione (15,0%), le Altre attività di servizi (in prevalenza servizi alle persone) (6,2%), l’Industria Manifatturiera (5,5%), Noleggio, agenzie viaggio e servizi alle imprese (4,6%), le Attività professionali, scientifiche e tecniche (4,4%) e l’Agricoltura (4,4%). Rispetto al 31 dicembre 2020 aumentano le imprese giovanili nella maggior parte dei principali settori: +0,9% nel Commercio, +5,3% nelle Costruzioni, +2,0% nelle Altre attività di servizi, +13,2% nel Manifatturiero, +0,9% nel settore Noleggio, agenzie viaggio e servizi alle imprese e, soprattutto, +24,7% nelle Attività professionali, scientifiche e tecniche. Calano, invece, l’Alloggio e ristorazione (-3,9%) e l’Agricoltura (-2,7%).
I settori con la più alta incidenza percentuale delle imprese giovanili sul totale delle imprese attive risultano, nell’ordine: Attività finanziarie e assicurative (11,7%), Altre attività di servizi (10,4%), Noleggio, agenzie viaggio e servizi alle imprese (9,8%), Costruzioni (8,6%), Attività professionali, scientifiche e tecniche (8,5%), Informazione e comunicazione (8,3%) e Commercio (8,1%).
Riguardo alla natura giuridica delle imprese giovanili, prevalgono nettamente le imprese individuali (73,6% del totale), seguite, a distanza, dalle società di capitale (16,9%) e società di persone (8,8%); in termini di variazione annua si riscontra, da un lato, l’aumento delle imprese individuali (+2,7%) e delle società di capitale (+2,2%), dall’altro, la diminuzione delle società di persone (-1,8%).
In un contesto di analisi territoriale, poi, si evidenzia come la maggioranza delle imprese giovanili provinciali si trova nel comune di Rimini (46,5%), classificato come “Grande centro urbano”; buona anche la presenza nei comuni di Riccione (11,0%), Bellaria-Igea Marina (6,4%), Santarcangelo di Romagna (6,0%) e Coriano (2,8%), ossia nei cosiddetti “Comuni di cintura” (totale 26,2%), e di Cattolica (6,1%), Misano Adriatico (4,2%) e San Giovanni in Marignano (1,9%) (”area del Basso Conca”, totale 12,2%). Ad essi si aggiungono i comuni di Morciano di Romagna (2,2%), Montescudo-Monte Colombo (1,3%) e San Clemente (1,2%) (Valconca), Verucchio (2,5%), Novafeltria (1,8%) e Poggio Torriana (1,4%) (Valmarecchia).
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