Cresce l’e-commerce in Italia, con sempre più cittadini che comprano online. E anche le nostre imprese si stanno attrezzando, secondo un recente rapporto di Confartigianato che pone l’Emilia-Romagna tra le regioni con percentuali sopra la media italiana per aziende che vendono online.
Il commercio online ha tassi di sviluppo molto elevati ed è importante per le imprese farsi trovare pronte, soprattutto adesso che anche in Italia i servizi di logistica dei corrieri espressi riescono ad offrire soluzioni specializzate per le aziende che vendono online.
Il rapporto di Confartigianato, che nella parte relativa alle imprese si basa su dati Istat, rivela che in Italia l’11% delle aziende utilizza l’e-commerce come canale di vendita, contro una media europea del 20%. Sopra la media UE si collocano solo la Valle d’Aosta (23,2%) e la provincia di Bolzano (20,9%).
Seguono la provincia di Trento (18,3%), la Sardegna (17,0%), la Liguria (13,5%), la Campania (12,6%), il Friuli-Venezia Giulia (12,5%) la Sicilia (12,0%) e l’Emilia-Romagna, che con l’11,5% riesce a collocarsi, anche se di poco, sopra la media italiana.
Secondo gli stessi dati Istat, le imprese dell’Emilia-Romagna con almeno dieci addetti hanno un tasso di adozione delle tecnologie informatiche e digitali superiore alla media. Il 99,5% delle aziende della nostra regione utilizza il computer, il 95,5% ha una connessione internet a banda larga, il 67,3% accede alla banda larga mobile, il 75,3% ha un sito web o almeno una pagina su internet, il 24,1% acquista servizi di cloud computing. Percentuali, quelle elencate, tutte superiori alla media nazionale.
Il tasso di digitalizzazione delle nostre imprese è pertanto elevato e fa presupporre che nei prossimi mesi possa aumentare quella percentuale e-commerce che al momento ci pone solo di poco sopra la media nazionale, soprattutto adesso che si sono resi disponibili nuovi servizi dei corrieri espressi sviluppati per le vendite online.
Uno dei punti critici segnalati da Confartigianato, infatti, è la logistica, che in molti casi è un ostacolo all’investimento nell’e-commerce, ostacolo che tuttavia in tempi recenti sta trovando nuove soluzioni.
Il corriere BRT, presente in maniera capillare nella nostra regione anche per ragioni storiche (è stato fondato circa 90 anni fa a Bologna) ha sviluppato servizi specifici per il mondo e-commerce, che prevedono il ritiro dei pacchi da spedire direttamente presso la sede aziendale.
L’azienda che vende online, inoltre, può adesso acquistare i servizi di spedizione BRT direttamente online a prezzo scontato su Packlink, una piattaforma di comparazione tariffe corrieri espressi.
Su Packlink puoi ottenere un preventivo di spedizione con BRT in pochi click: basta infatti inserire peso e dimensioni del pacco, partenza e destinazione per avere un preventivo immediato.
Per le imprese si riducono quindi i tempi – preventivo e acquisto dei servizi avvengono online – e si semplificano le operazioni di spedizione, un aspetto fondamentale per la logistica di chi vende via internet.
Ma se sulla logistica si sono fatti passi in avanti, restano altri ostacoli all’investimento in e-commerce per le imprese. Per il 27,4% delle imprese, sono eccessivi i costi di investimento iniziali rispetto ai benefici attesi, per cui preferiscono aspettare e rimandare al futuro. Altri ostacoli sono rappresentati dai pagamenti online (21,9%), sicurezza informatica e protezione dei dati (18,5%) e infine il quadro legislativo (17,9%).
Ostacoli, quelli appena segnalati, che in parte sono sicuramente superabili – basti pensare alle piattaforme ecommerce gratuite come Prestashop che hanno abbassato notevolmente i costi per la realizzazione di un sito di vendita online – ma che d’altro canto sono in parte sentiti anche da quelle imprese che già sono attive nell’e-commerce. Tra queste, il 20,2% ha trovato poco conveniente il rapporto costi/benefici; pesano inoltre il quadro normativo di riferimento (10,3%) e i problemi nei pagamenti online (9,1%).
Forse, alla luce di questi dati, si comprende anche il successo che stanno riscuotendo i marketplace, i centri commerciali online come eBay in cui un’azienda, anche senza avere un sito web, può vendere i propri prodotti, mentre i pagamenti e le spedizioni sono gestite, almeno in parte, dalla stessa piattaforma. Una ulteriore semplificazione, utile soprattutto per le piccole e medie imprese così diffuse sul nostro territorio.