Le telecamere saranno collegate alle centrali operative e al Sistema centralizzato nazionale targhe e transiti del Ministero
MODENA – Vengono installate in questi giorni le telecamere e la relativa segnaletica del primo varco cittadino candidato a far parte del progetto Scntt, il Sistema centralizzato nazionale targhe e transiti. Sono stati ultimati infatti i lavori infrastrutturali per la connettività elettrica e di rete relativa ai sei primi varchi del progetto sperimentale per la sicurezza urbana promosso dal Comune di Modena, con la collaborazione di Questura e forze dell’ordine, e cofinanziato alla Regione Emilia-Romagna.
L’installazione del primo varco, individuato come prioritario, sarà completata entro la settimana a Modena Est, presso la Rotatoria tra via Indipendenza e viale della Resistenza. Tecnicamente il varco si compone di una telecamera di contesto che si integrerà al sistema di videosorveglianza cittadina e di una telecamera in grado di leggere le targhe dei veicoli in transito. Quando entrerà in funzione, nelle prossime settimane, il sistema leggerà quindi le targhe di tutti i veicoli in ingresso e in uscita da Modena che transitano nell’area. Interfacciandosi in tempo reale con la banca dati nazionale del Scntt, una volta definito l’accordo con il ministero, consentirà di individuare immediatamente veicoli in transito rubati o registrati nelle check list delle Forze dell’ordine contribuendo alla prevenzione e alla repressione dei reati.
Nei prossimi mesi saranno installati ulteriori cinque varchi ritenuti prioritari e individuati in accordo con la Prefettura e le Forze dell’ordine, mentre complessivamente è previsto che il sistema finalizzato al monitoraggio del traffico in entrata e uscita dalle principali arterie si componga di 13 varchi elettronici.
I prossimi cinque varchi saranno realizzati tra via Vignolese e la Nuova Estense, alle uscite autostradali di Modena Nord e Modena Sud, tra via Nonantolana e via Cimone, tra via Emilia Ovest e via dell’Autodromo.
Il varco sperimentale di Modena Est consentirà di testare sia il tipo di telecamere che il software di registrazione per valutarne l’efficacia e la rispondenza ai requisiti di integrazione previsti dal ministero affinché il collegamento con la banca dati nazionale sia in grado di trasmettere gli alert in tempo reale. L’obiettivo principale del progetto è prevenire e contrastare i reati di carattere predatorio, in particolare furti e rapine, che Polizie e Carabinieri ritengono spesso perpetrati da persone provenienti da fuori città. Inoltre, il sistema consentirà di individuare immediatamente veicoli rubati o registrati dalle Forze dell’ordine.
Il progetto contribuisce anche all’obiettivo, prioritario per l’Amministrazione comunale, di portare la connettività di rete verso le zone periferiche della città sui principali assi di accesso. Infatti, la presenza di punti fibra nelle aree periferiche consentirà, in futuro, di valutare concretamente la possibilità di monitorare, ad esempio, aree industriali e artigianali oggetto di ripetuti reati predatori.
Nell’ambito dello stesso progetto sono state realizzati anche momenti formativi sulla videosorveglianza. Durante le due giornate formative, rivolte a personale interno e di altre amministrazioni, sono stati affrontati aspetti critici rispetto alla normativa sulla privacy, approcci gestionali innovativi e si è fatto il punto sulle innovazioni tecnologiche e le caratteristiche dei sistemi di lettura targhe.
Inoltre, in collaborazione con la Camera di Commercio, sarà condotta una ricerca valutativa sui sistemi di difesa passiva adottati dalle attività economiche che hanno usufruito di contributi a fondo perduto per l’istallazione di tali mezzi.