BOLOGNA – Riduzione degli sprechi, prima forma di risparmio
Uso più intelligente degli elettrodomestici, stili di vita più consapevoli e interventi strutturali che consentano un abbattimento dei consumi energetici, come, ad esempio, il rinnovo della caldaia. Sono molte le azioni che le famiglie possono intraprendere per fronteggiare l’aumento dei prezzi dell’energia che purtroppo sta caratterizzando questi mesi di ripresa economica.
Si tratta di accorgimenti che possono, anzi dovrebbero per tutti, accompagnare le misure emergenziali previste dal Governo e da Arera, e le possibilità di supporto integrativo offerte dal Gruppo Hera. Perché, come noto, l’abbattimento degli sprechi è la più immediata forma di risparmio energetico, oltre che di riduzione delle emissioni in atmosfera.
È per questa ragione che gli operatori di tutti gli sportelli del Gruppo Hera sono pronti, oltre ad illustrare le offerte gas e luce, anche a supportare i clienti in tutte le forme di risparmio energetico, basate sia su piccole attenzioni quotidiane, che su interventi di ammodernamento degli impianti domestici.
Fabbri: “su SOStegno Hera, tutte le informazioni per affrontare questo momento complesso”
“Molti consigli per massimizzare il risparmio energetico sono a disposizione anche sulla guida SOStegno Hera, disponibile sia sul sito che presso gli sportelli clienti Hera”, spiega Cristian Fabbri, Direttore Centrale Mercato del Gruppo Hera e Amministratore Delegato Hera Comm. “Ma SOStegno Hera è molto di più. Si tratta dell’hub informativo presso cui i nostri clienti possono trovare tutte le informazioni utili ad affrontare questo complesso momento. Ad esempio, le modalità per richiedere pagamenti rateali, che abbiamo concesso nel 2021 già a circa 200 mila clienti e che allargheremo ulteriormente nel 2022. Oppure le istruzioni per accedere al Bonus Sociale, misura di contrasto alla povertà energetica che integra gli sconti già previsti dal Governo. A questo proposito, abbiamo tempestivamente predisposto il nostro sistema di fatturazione affinché le bollette in uscita recepiscano automaticamente gli interventi calmieranti del Governo, già con i consumi dell’ultimo trimestre 2021 e, a seguire, quelli dell’anno in corso”.
Crescono le reti di comunità con quasi 30 protocolli già attivi in un centinaio di comuni
L’impegno del Gruppo Hera per garantire la fornitura di energia elettrica e gas anche per i clienti più disagiati ed in difficoltà con i pagamenti delle bollette si è sviluppato nella definizione di protocolli finalizzati principalmente a definire modalità di collaborazione con gli operatori dei Servizi Sociali, utili, appunto, a prevenire le situazioni di morosità e, dunque, a garantire la continuità energetica anche ai nuclei familiari in stato di accertato bisogno. La rete di protezione attivata con gli enti locali conta attualmente 29 protocolli attivi, per un totale di 100 comuni coinvolti. I numerosi protocolli si aggiungono alle attività di confronto continuativo con le associazioni dei consumatori sui territori serviti per fornire loro informazioni tempestive e trasparenti su tutte le misure messe in campo dal Gruppo Hera.
Gli accorgimenti per il risparmio di energia elettrica…
Le buone pratiche di consumo non sono affatto da trascurare. Anche senza interventi strutturali sugli impianti domestici, una maggiore attenzione a come si riscalda l’abitazione e all’uso degli elettrodomestici, può valere, per una famiglia standard (3/4 componenti, circa 2.500 kwh di consumo elettrico, circa 1.800 smc di consumo gas e un appartamento di circa 90 mq) un risparmio nell’ordine delle centinaia di euro all’anno. Di seguito una breve carrellata delle principali regole per evitare sprechi o consumi inutili.
Uno dei più rilevanti consumi è quello degli elettrodomestici inutilizzati, connessi h24 alla corrente: PC e televisori, ad esempio. Evitare lo stand-by, magari ricorrendo a ciabatte elettriche con l’interruttore di spegnimento, può portare a risparmiare fino a un 6-7% di energia l’anno. L’attenzione allo spegnimento delle luci e lo sfruttamento al massimo della luce solare, può valere il 3-4% di risparmio.
Di grande importanza è l’uso intelligente dei grandi elettrodomestici, come frigoriferi/congelatori, lavatrici, lavastoviglie. La situazione migliore è senz’altro l’utilizzo di apparecchi con consumi in classe A o superiori, ma anche senza cambiare prodotti, è possibile arrivare a significativi risparmi utilizzandoli oculatamente. Ecco alcuni consigli. Un frigo ben distanziato dalla parete (almeno 20 cm), aperto solo lo stretto indispensabile e impostato sui 6°, può far risparmiare il 3% di energia all’anno. La stessa percentuale che può apportare un lavaggio degli abiti in lavatrice a 60°, anziché 90° e un uso a pieno carico della lavastoviglie con cicli brevi di lavaggio (a patto di avere eliminato tutti i residui di cibo dai piatti). Dunque, complessivamente, la buona gestione dei cosiddetti elettrodomestici bianchi, può portare a una riduzione dei consumi attorno al 10%.
Meritano attenzione anche i condizionatori d’aria, sempre più diffusi, ma assai energivori. Il risparmio può arrivare a circa il 7-8% se impostati alla giusta temperatura, con le finestre sempre chiuse e, quando possibile, utilizzati solo in modalità deumidificatore (molto più risparmiosa).
…e di gas
Anche sul riscaldamento sono possibili diversi accorgimenti per ridurre gli sprechi. Si tratta di una voce estremamente importante perché si stima che circa l’80% dei consumi energetici domestici (escludendo i trasporti) derivino proprio dal riscaldamento.
Una temperatura non eccessivamente alta, va da sé, contribuisce al risparmio. Ma è utile sapere che 1° in meno porta a risparmiare circa il 7% di energia. Dunque, è consigliabile non superare mai la temperatura di 20° negli ambienti più frequentati (es. il soggiorno) e tenere nelle camere da letto anche un paio di gradi in meno. In questo senso sono di grande aiuto le valvole termostatiche nei termosifoni (obbligatorie nei condomini), che consentono di non superare la temperatura impostata per il riscaldamento degli ambienti. A proposito di valvole termostatiche, è bene posizionarle al massimo nel periodo tra aprile e ottobre, quando le caldaie centrali sono spente, in quanto aiuta ad evitare problemi di pressione alla loro riattivazione.
Inoltre, se l’abitazione è ben coibentata, non è necessario lasciare acceso il riscaldamento per troppe ore: anche durante lo spegnimento, il calore sarà mantenuto.
Fra i buoni consigli, anche il frequente spurgo dei termosifoni (l’aria accumulata ne limita l’efficienza), la manutenzione periodica della caldaia e l’assenza di qualsiasi copertura dei caloriferi (con tende, copritermosifone, arredi, ecc.), che possa limitare la circolazione di aria calda.