Imola, Clai vince il Bando di Filiera dell’UE. Assessore Caselli: finanziati progetti innovativi in E-R

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Qualità, etichette intelligenti e sostenibilità ambientale

IMOLA (BO) – Con due progetti di Filiera bovina e suina orientati al miglioramento della qualità di produzione, alla sostenibilità ambientale e finalizzati ad ottimizzare il sistema di tracciabilità del prodotto per garantire la massima trasparenza al cliente, Clai si è aggiudicata il Bando di Filiera finanziato dell’Unione Europea e inserito nel Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020 della Regione Emilia-Romagna.

Il Piano di Innovazione di Filiera si sviluppa all’interno di una realtà importante come Clai, che da oltre mezzo secolo adotta le procedure operative più avanzate per assicurare il benessere animale e alti standard di qualità nel sistema di trasformazione e lavorazione.

“Con il bando sui progetti di filiera chiuso nel 2018dichiara l’Assessore Regionale all’Agricoltura Simona Caselliabbiamo messo a disposizione 135 milioni di euro per sostenere piani di investimento puntando in particolare su progetti ad alto tasso di innovazione: un elemento strategico e decisivo per tutte le aziende aggiudicatarie, come l’importante realtà di Clai, in grado di rafforzare la competitività dell’agroalimentare dell’Emilia-Romagna sui mercati nazionali e internazionali. Oltre all’innovazione e sempre in un’ottica espansiva dei nostri prodotti, il bando ha favorito l’aggregazione tra imprese agricole, di trasformazione e commercializzazione. I 55 progetti finanziati, che coinvolgono oltre 1.300 aziende agricole, attiveranno un volume complessivo di investimenti superiore ai 360 milioni di euro, facendo così anche da volano di crescita per altri settori economici”.

Attraverso un’attività di ricerca effettuata nel Piano Innovazione di Filiera, Clai studierà la possibilità di fornire al consumatore carni fresche e salumi ad alto valore aggiunto, accompagnati da un’etichettatura intelligente, in grado di rispondere alle esigenze dei consumatori, non solo in termini di origini dell’animale, ma anche sugli aspetti nutrizionali, salutistici e di qualità sensoriale del prodotto finito.

“All’interno di questo pianocommenta Pietro D’Angeli, direttore generale di Claivogliamo mettere a punto nuove tecnologie di produzione e realizzazione di prodotti innovativi per il mercato. Studieremo gli effetti migliorativi degli interventi che attueremo sulla filiera delle carni fresche e sui prodotti stagionati per rispondere alle attuali esigenze dei consumatori. Confidiamo che possano contribuire allo sviluppo della Clai sia nei mercati esteri che italiano ed attrarre altri giovani. In questo ambito gli obiettivi del Gruppo sono chiari: istruire e formare studenti pronti per il mondo del lavoro. Da molti anni Clai sta attuando progetti di alternanza scuola-lavoro con Istituti Superiori di 2° grado e ha raggiunto accordi con l’Università di Bologna per tirocini curriculari e realizzato tirocini estivi con Istituti Tecnici”.

Inoltre, ha progetti attivi con vari Enti di Formazione, come lo IAL Emilia Romagna per la formazione di “Tecnici della produzione e promozione delle tipicità enogastronomiche e del territorio”, IRECoop Emilia Romagna e FISM Toscana.