Rimini

Il tricolore per il Maestro Riccardo Muti nel concerto di chiusura della 73esima Sagra Musicale Malatestiana

RIMINI – Lunghi applausi e una bandiera tricolore ad omaggiare Giuseppe Verdi e Alessandro Manzoni: è la scena che ha segnato i titoli di coda della 73esima edizione della Sagra Musicale Malatestiana, chiusa ieri sera con l’atteso ritorno a Rimini del Maestro Riccardo Muti alla guida dell’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini nell’esecuzione della Messa da Requiem di Verdi. Un concerto che ha conquistato il Teatro Galli, pieno in ogni ordine di posto, e che oltre alle grandi emozioni regalate dalle voci del soprano Juliana Grigoryan, del mezzosoprano Isabel De Paoli, del tenore  Klodjan Kaçani, del basso Riccardo Zanellato e dei Cori Luigi Cherubini e Cremona Antiqua, ha offerto anche un finale a sorpresa: durante gli applausi un gruppo di giovani seduto tra le prime file della platea ha sventolato una bandiera tricolore italiana con la scritta “W Verdi e Manzoni”. Una bandiera che il Maestro ha mostrato dal podio agli orchestrali e che ha voluto tenere con sé. Un omaggio alla storia, alla musica e all’arte: la Messa da Requiem infatti fu composta da Verdi per celebrare Manzoni in occasione del primo anniversario della scomparsa dello scrittore. Prima di salire sul podio, il Maestro Muti ha ricevuto la visita del sindaco Jamil Sadegholvaad, che gli ha portato il saluto della città.

Un finale d’eccezione per la rassegna di concerti sinfonici proposti dalla Sagra Musicale Malatestiana, che anche in questa stagione ha portato sul palcoscenico del Galli alcune tra le più prestigiose orchestre internazionali e tra i più affermati direttori e solisti. Da luglio a Rimini si sono alternati Zubin Mehta e l’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino,  Vladimir Jurowski e l’Orchestra Sinfonica della Radio di Berlino con la violinista Vilde Frang, la leggenda del pianoforte Maria João Pires  accompagnata dai travolgenti musicisti della Youth Orchestra of Bahia , la Philharmonia Orchestra di Londra affidata alla direzione del talentuoso maestro finlandese Santtu-Matias Rouvali, l’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia con il Maestro Antonio Pappano. Un programma di alta qualità – completato dal ciclo di concerti di musica da camera, di progetti speciali fra i quali l’originale produzione Les Incas du Pérou a firma di Anagoor con la Filarmonica Toscanini e l’appuntamento con la grande danza della compagnia di Maurice Béjart – che ha raccolto una risposta del pubblico che non ha deluso le attese.

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Pubblicato da
Roberto Di Biase

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