BOLOGNA – Questa mattina il sindaco Matteo Lepore ha partecipato, accompagnato dall’assessora alle Relazioni internazionali Anna Lisa Boni, all’incontro dei sindaci della C40, la rete che riunisce i primi cittadini delle principali città del mondo per promuovere azioni di contrasto alla crisi climatica.
Durante l’incontro i rappresentanti delle città hanno firmato il Patto globale dei sindaci per il clima e l’energia, con l’obiettivo di guidare la transizione verso un futuro più sostenibile e inclusivo e affrontare al meglio le sfide attuali e future del cambiamento climatico.
La dichiarazione riconosce che è necessario affrontare la crisi climatica per salvare vite e migliorare le condizioni sociali ed economiche delle popolazioni. Il costo di questa transizione deve però essere sostenuto anche dai responsabili della crisi, come suggerito dal G20: compagnie petrolifere e del gas e tutte le industrie più inquinanti.
Con la firma del Patto i Sindaci chiedono agli stati e alle organizzazioni internazionali di:
- Rafforzare il proprio impegno e dare un segnale forte per convincere i portatori di interesse dei benefici economici della lotta alla crisi climatica, accelerando l’abbandono dei combustibili fossili e rafforzando la resilienza climatica e, allo stesso tempo, sostenendole comunità locali, i lavoratori, le famiglie a basso reddito e stakeholder economici in prima linea nell’attuazione di queste azioni.
- Mettere al centro l’equità e la giustizia climatica: la transizione ecologica deve andare di pari passo con il diritto alla salute, ad alloggi a prezzi accessibili e alla sicurezza economica per tutti.
- Aumentare i finanziamenti per il clima e la transizione giusta.
- Fermare i sussidi ai combustibili fossili: queste risorse devono essere investite in energia rinnovabile e pulita. Il Nord del mondo dovrebbe inoltre rafforzare il proprio ruolo di leader mondiale in materia di clima e incoraggiare la cooperazione internazionale per affrontare le sfide transfrontaliere come il deterioramento climatico, la perdita di biodiversità e le disuguaglianze sociali.
- Riconoscere le città come partner cruciali: le città e le regioni hanno le più grandi responsabilità nell’attuazione delle azioni a sostegno dell’ambiente. Tuttavia non sono state coinvolte a sufficienza nella fase di progettazione politica.