Il sindaco consegna la Bonissima a Roberta Giani

131

Muzzarelli ha incontrato la direttrice della Gazzetta di Modena nel giorno del suo saluto alla città. “Auguri di buon lavoro al nuovo direttore e al nuovo editore”

MODENA – “L’informazione locale rappresenta un elemento prezioso nel garantire legami di comunità soprattutto quando, come è avvenuto affrontando la pandemia, ha saputo andare oltre i dati e le notizie relative all’emergenza, raccontando, insieme ai problemi, anche le vicende di generosità e le storie delle persone, anche delle vittime, affinché non rimanessero solo numeri”. Lo ha affermato il sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli che oggi, martedì 15 febbraio, ha ricevuto in Municipio la giornalista Roberta Giani nel giorno del suo saluto alla città da direttrice della Gazzetta di Modena, dopo il cambio di proprietà. Il sindaco ha saluto anche il nuovo direttore Giacomo Bedeschi augurandogli “in bocca al lupo” per l’incarico che lo vede assumere la direzione anche della Gazzetta di Reggio e della Nuova di Ferrara.

Il sindaco, nel consegnare a Roberta Giani la statua in ceramica che riproduce la Bonissima, simbolo della città, l’ha ringraziata per il lavoro svolto in questi due anni garantendo, insieme alla redazione e ai collaboratori del quotidiano, “qualità dell’informazione e pluralismo, contribuendo a far conoscere e valorizzare le tante iniziative positive della città e del territorio, senza mai rinunciare allo spirito critico nei confronti delle istituzioni e della politica, anche evidenziando problemi e ritardi della pubblica amministrazione”.

Nell’augurare buon lavoro al nuovo direttore e al nuovo editore, il gruppo Sae (Sapere Aude Editori) spa, Muzzarelli ricorda come in occasione dell’incontro con i rappresentanti del comitato di redazione, nei giorni dello sciopero proclamato durante la trattativa di vendita da parte di Gedi, aveva sottolineato la necessità che “siano salvaguardate sia l’occupazione sia l’autonomia della testata, tutelando la qualità dell’informazione per evitare di disperdere un patrimonio di credibilità e autorevolezza costruito negli anni”.