La vita, la Resistenza, i carnefici
PIACENZA – Il 9 febbraio 1945 gli uomini della Repubblica Sociale Italiana fucilano, dopo un processo “farsa, don Giuseppe Borea, parroco di Obolo di Gropparello, accusato di collaborare con la Resistenza. Per il suo instancabile impegno nell’aiuto alle formazioni partigiane, per l’assistenza spirituale prestata a prigionieri e feriti, per il coraggio con il quale ha saputo affrontare le calunnie e la morte, alla memoria del sacerdote è stata attribuita una Medaglia d’Argento al Valor Militare. Lo vogliamo ricordare con una serata che tratti la sua vita, la sua scelta antifascista e i processi celebrati nel dopoguerra nei confronti dei responsabili della sua morte.
L’idea di questa serata nasce dal confronto tra operatori museali, con la volontà di celebrare anche online la ricorrenza civile della Liberazione. Due musei diversi, il Museo della Cattedrale di Piacenza e il Museo della Resistenza Piacentina, accomunati dal legame con il territorio piacentino e con la sua comunità, di cui narrano identità e storia. In questo anno difficile, nel quale abbiamo vissuto la sospensione quasi totale delle visite a causa della pandemia, abbiamo pensato a nuovi modi di essere presidio culturale, per assicurare accessibilità e vicinanza emotiva alle persone. La sospensione delle visite non coincide infatti con la sospensione delle attività, perché un museo chiuso non ferma le proprie azioni di ricerca e valorizzazione.
Collaborare, mettere in rete risorse e competenze, trovare punti di contatto, impiegare il digitale per continuare a prenderci cura della memoria collettiva, sono soluzioni che abbiamo pensato per continuare a raccontare la Storia e le storie della nostra provincia, dei suoi protagonisti, del suo patrimonio architettonico e culturale.
Protagonista della serata sarà la figura di don Giuseppe Borea, della cui vicenda biografica ricordiamo la grande attenzione e cura per il patrimonio artistico e per il bene della comunità delle parrocchie a lui affidate e l’impegno nella Resistenza, a fianco delle formazioni della Val d’Arda. Ne parleremo con Alessandro Pigazzini, del Museo della Resistenza Piacentina, che ripercorrerà la vita e la morte del sacerdote, e i progetti di public history che, negli ultimi anni, sono stati attivati a partire dalla sua storia.
Il professor Gianluca Fulvetti, docente di Storia Contemporanea presso l’Università di Pisa, allargherà il quadro al ruolo dei religiosi nella Resistenza italiana.
Iara Meloni si occuperà del dopoguerra e dei processi celebrati alla Corte di Assise Straordinaria di Piacenza nei confronti dei colpevoli dell’uccisione di don Borea.
Introdurrà e coordinerà la serata Valentina Rimondi, operatrice del Museo Cattedrale di Piacenza e socia di “CoolTour”, cooperativa culturale che si occupa di valorizzazione territoriale.
L’iniziativa nasce grazie al sostegno della Diocesi di Piacenza e Bobbio e dell’Associazione “Oltre la Storia”
L’evento si terrà lunedì 19 aprile 2021, alle ore 21, e sarà trasmesso in diretta sulle pagine Facebook Museo della Resistenza Piacentina e Complesso Monumentale Cattedrale di Piacenza
– Gianluca Fulvetti – Religiosi nella Resistenza. Vittime e protagonisti
– Alessandro Pigazzini – Don Giuseppe Borea. La vita, la Resistenza, la memoria – Iara Meloni – Delatori, giudici e fucilatori. I carnefici di don Borea
Introduce e coordina Valentina Rimondi
Gianluca Fulvetti è docente di Storia Contemporanea all’Università di Pisa. È uno dei massimi studiosi italiani delle stragi naziste e fasciste, che ha indagato sia su scala locale (Una comunità in guerra: la Certosa di Farneta tra Resistenza civile e violenza nazista, L’Ancora del Mediterraneo, 2006) sia nella dimensione nazionale (Zone di guerra, geografie di sangue, Il Mulino, 2016). Si è occupato di violenza nazista contro sacerdoti e religiosi, a partire dai casi lucchesi dei dodici monaci certosini di Farneta e di don Aldo Mei, uccisi dalle SS nell’estate 1944 per l’aiuto prestato a ebrei in fuga e membri della Resistenza locale.
Iara Meloni è dottoranda di ricerca all’Università statale di Milano, dove sta seguendo un progetto di ricerca sulla giustizia di transizione in Emilia Romagna. Negli ultimi anni si è occupata dello studio dei processi per collaborazionismo celebrati nel dopoguerra (L’altra giustizia. La Corte di Assise Straordinaria di Piacenza, Le Piccole Pagine, 2019).
Alessandro Pigazzini si è laureato in Storia Contemporanea con una tesi sulla Resistenza a Piacenza. Fa parte del direttivo del Museo della Resistenza Piacentina, per il quale si occupa di didattica, ricerca e progetti di public history. Sulla storia delle zone libere e della Resistenza in Val d’Arda ha pubblicato nel 8 Agosto 1944. Gropparello Liberata.