RIMINI – Oggi è l’ultimo giorno di servizio prima del pensionamento della direttrice della Biblioteca civica Gambalunga, Oriana Maroni. La lettera di saluto e ringraziamento del Sindaco Andrea Gnassi e dell’assessore Giampiero Piscaglia:
Cara Oriana,
prima di ogni cosa c’è una parola che è giusto dirti subito oggi: grazie Oriana!
Oggi, perché è il tuo ultimo giorno di servizio in questo Comune dove sei arrivata 34 anni fa. Lo consideriamo un arrivederci perché sappiamo che il tuo impegno per promuovere la cultura cittadina e il patrimonio comune continuerà, in altre forme. Perché la nostra piccola grande città è fatta delle facce dei suoi abitanti, delle pietre dei suoi palazzi, delle storie che sappiamo di lei e di chi ci ha preceduti e tu hai lavorato per mostrarla al nostro sguardo attraverso la Biblioteca, che è il deposito delle memorie cittadine, del racconto che restituisce una storia che sentiamo appartenerci. “Siamo tutti innamorati di Rimini” hai detto quando abbiamo inaugurato insieme l’ultima mostra ‘Per documento e meraviglia’ che hai contribuito a organizzare per celebrare i 400 anni della nostra più importante istituzione culturale.
Il tuo è stato un esempio non solo di professionalità e di passione, ma anche una presenza forte nella tua città. Hai saputo fare del tuo impegno per la Biblioteca Gambalunga il centro di un percorso di crescita straordinario che ha dato il suo importante contributo nella diffusione della cultura, non solo quella delle accademie e delle istituzioni, ma quella che riguarda la vita delle persone nelle città, dalla vita comunitaria alla dimensione urbana, che hai contribuito a documentare e a restituirci attraverso la catalogazione e acquisizione dei fondi, ma anche attraverso l’ideazione di diverse rassegne ed eventi culturali, fra cui la rassegna che forse più ti è stata a cuore “Biblioterapia. Come curarsi (o ammalarsi) coi libri”, fino all’ultimo prestigioso esemplare che hai contribuito a rendere accessibile a tutti gli studiosi del mondo, il poema “Astronomicon” di Basinio da Parma, che rende ancora di più la nostra biblioteca “una delle più belle del mondo”, secondo la definizione che ne ha dato la casa editrice Taschen.
Cara Oriana, sei stata parte di una schiera di intellettuali, costantemente leale e stimolante verso le istituzioni culturali in cui sei cresciuta, servendo la Gambalunga, con il tuo bagaglio eccellente di competenze specialistiche ma sapendo al contempo interpretare i cambiamenti radicali intervenuti nella società e le vie inedite lungo le quali si formano i saperi e le conoscenze.
Vivere con professionalità e insieme creatività dentro un’Istituzione culturale come la Gambalunga, sono queste le modalità professionali con le quali l’hai condotta quando ne hai avuto la responsabilità, una dote intellettuale di raro pregio, che va riconosciuta ovunque si trovi.
Per tutto questo ti diciamo grazie, a nome nostro e di tutta la città.
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