BOLOGNA – Massimo Zamboni
IL RICHIAMO DEGLI SCOMPARSI
Il film concerto
AL CINEMA GALLIERA
Bologna, giovedì 9 marzo, ore 21.30
Proiezione in Sala Open (via Giacomo Matteotti, 27)
Sarà presente Massimo Zamboni
Un’orazione con orchestra: le parole degli intellettuali scomparsi di Reggio Emilia, da Cesare Zavattini a Pier Vittorio Tondelli, da Augusto Daolio a Luigi Ghirri, dialogano in concerto con gli artisti di oggi, come Nada, Vasco Brondi, Ginevra di Marco e Aldo Nove, nell’opera teatrale diventata film
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Dallo streaming alla sala del cinema: “Il Richiamo degli scomparsi”, il film del progetto musicale e teatrale di Massimo Zamboni, dedicato al cuore dell’Emilia e ai suoi artisti, arriva sul grande schermo a Bologna, alla sala Open del cinema Galliera (via G. Matteotti, 27), alle ore 21.30 Per l’occasione, sarà presente in sala Massimo Zamboni, chitarrista e volto degli ex CCCP/CSI, protagonista del concerto andato in scena per la prima volta al Teatro Municipale Valli di Reggio Emilia il 21 settembre 2019 nell’ambito del Festival Aperto di Fondazione I Teatri.
Già disponibile in streaming su OpenDDB, la prima piattaforma di opere di cinema indipendente, il film approda al cinema bolognese per il ciclo “Doc Doc chi è”, rassegna inaugurata a inizio 2023 che vede la collaborazione di OpenDDB con il cinema Galliera per la promozione del cinema documentario, con storie vicine alla comunità e al territorio.
«Si chiama casa, questa valle padana di lacrime»: gli artisti scomparsi di Reggio Emilia compongono un pantheon dello spirito emiliano, del suo cuore profondo, quel piano padano dove «sembra che il sangue circoli più rapido», disperso in cento cimiteri dal Po al Monte Cusna. Il film concerto rappresenta una “orazione con orchestra” in cui si intersecano voci tra canzoni tratte dal repertorio di Zamboni e dalle letture degli autori presenti e di quelli scomparsi. Un grande palcoscenico, scene e video, e una drammaturgia del ricordo dove si alternano scomparsa e riapparizione. Con un inedito cast: i cantanti Nada, Ginevra Di Marco, Vasco Brondi, Murubutu, Marina Parente, e i poeti Aldo Nove ed Emilio Rentocchini. E gli Scomparsi, appunto: con le parole di Cesare Zavattini e Silvio D’Arzo, di Corrado Costa, Pier Vittorio Tondelli, Antonio Ligabue e Alcide Cervi, il canto di Giovanna Daffini e Augusto Daolio. Gli artisti dell’immagine, Luigi Ghirri, Pietro Ghizzardi, Umberto Tirelli, Achille Incerti, Marisa Bonazzi, Serafino Valla. Poi Tienno Pattacini, Romolo Valli, Serge Reggiani, Lucia e Otello Sarzi. O, immergendoci nella storia, Gaetano Chierici, Maria Melato, Ludovico Ariosto, Matteo Maria Boiardo. Una provincia fortunata, quella di Reggio Emilia: poche altre possono vantare un panorama intellettuale così diversificato e riconosciuto anche oltre i confini nazionali, dalla narrazione intensa che ha contribuito alla coscienza di tutto un territorio.
Un progetto esclusivo in cui Zamboni si misura con la dimensione del teatro, con la collaborazione del regista Fabio Cherstich – giovane e affermato sia nella prosa sia nel teatro musicale – e un’orchestra composita, costituita appositamente per canzoni antiche e recenti che diventano nuove. Con una grande compagine orchestrale composta dall’Orchestra delle Riapparizioni (15 chitarre) diretta da Tiziano Bianchi, dal Concerto a fiato L’Usignolo (7 fiati) e dalla band di Zamboni (composta da Cristiano Roversi, Erik Montanari, Simone Filippi) per arrangiamenti originali inediti, assieme ai filmati di Piergiorgio Casotti e ai ballerini di Obiettivo Danza. Un’opera che diventa quindi cinema, con la regia video di Jeris Foch, il montaggio e gli effetti di Piergiorgio Casotti e Andrea Mazzoni, il suono di Cristiano Roversi.
La storia degli esordi di Massimo Zamboni, indissolubilmente legata a quella dei CCCP, tornerà a vivere: i membri del gruppo “punk filo-sovietico” saranno presenti al completo (con Giovanni Lindo Ferretti, Annarella Giudici e Danilo Fatur) nel nuovo film documentario di Andrea Paco Mariani e Luigi D’Alife, “Kissing Gorbaciov”, per SMK Factory, sullo storico tour nel 1988 che unì l’Italia all’Unione Sovietica. Le riprese iniziate a Melpignano (in Puglia) e continuate in Emilia, proseguiranno con l’aiuto di tutti: è attivo infatti un crowdfunding per la realizzazione del progetto, su Produzioni dal Basso (https://www.produzionidalbasso.com/project/kissing-gorbaciov).