Ferrara

Il recupero dell’eredità musicale delle bande ferraresi raccontato in un volume

Venerdì 11 gennaio alle 17 presentazione del libro nella sala Agnelli della biblioteca comunale Ariostea (via delle Scienze 17, Ferrara)

FERRARA – Ha per tema il ‘Progetto di recupero, gestione e valorizzazione delle fonti musicali ferraresi dell’Otto-Novecento’ il volume a cura di Enrico Spinelli con la collaborazione di Roberto Roda, dal titolo ‘Musicanti! Le bande marciano in Archivio’ che venerdì 11 gennaio 2019 alle 17 sarà presentato nella sala Agnelli della biblioteca comunale Ariostea (via delle Scienze 17, Ferrara).

L’incontro sarà aperto dai saluti dell’assessore alla Cultura del Comune di Ferrara Massimo Maisto e del dirigente del Servizio comunale Biblioteche e Archivi Angelo Andreotti, seguiti dagli interventi di Elisabetta Arioti, Soprintendente archivistico per l’Emilia-Romagna e Marco Mangani, musicologo dell’Università di Ferrara.

L’incontro sarà coordinato da Mirna Bonazza, responsabile dell’Archivio Storico comunale.

LA SCHEDA a cura degli organizzatori
Il volume contiene gli Atti della giornata di studi “Musicanti! Le bande marciano in archivio”, tenuta a Palazzo Paradiso il 25 novembre 2017 e dedicata al recupero, alla gestione e alla valorizzazione delle fonti musicali cittadine, con particolare riguardo agli archivi delle antiche bande musicali. Nel 2017, l’Archivio Storico comunale acquisì (e tuttora la conserva, mettendola a disposizione del pubblico e degli studiosi) la ricca dotazione di spartiti dell’ex Banda cittadina “Francesco Musi” e quella appartenuta alla Filarmonica “G. Verdi”, meglio conosciuta come Banda di Cona. Oltre 30 metri lineari di documentazione rappresentano una straordinaria quanto originale testimonianza di musica manoscritta, lungo un arco temporale che va indicativamente dalla metà dell’Ottocento sino agli ultimi decenni del secolo scorso. Il cospicuo nucleo di documentazione segue il percorso artistico della grande musica nazionale (Rossini, Donizetti, Bellini, Verdi, Puccini, Mascagni etc.) e di quella europea (Mozart, Beethoven, Wagner, Bizet, Massenet, etc.), indicandone la diffusione in città e nella provincia, attraverso l’azione svolta localmente proprio dalle bande che grande funzione ebbero nel Risorgimento e nella Storia dell’Italia unita. Il volume si arricchisce di testimonianze riguardanti altre realtà territoriali, emiliano-romagnole e venete, offrendo anche un’originale lettura di tipo antropologico del fenomeno bandistico a livello nazionale.

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Pubblicato da
Roberto Di Biase

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