La vicenda ha ispirato Rapito, il nuovo film di Marco Bellocchio in concorso a Cannes
BOLOGNA – Inaugura lunedì 22 maggio alle 17, con una visita guidata gratuita condotta dai curatori Maurizio Avanzolini e Marilena Buscarini, la mostra Il ratto del fanciullo. Il caso Mortara e la Bologna pontificia nei documenti dell’Archiginnasio.
Il “caso Mortara” ha inizio a Bologna, nel 1858, quando la città è ancora parte dello Stato della Chiesa e la sera del 23 giugno i gendarmi pontifici, su ordine dell’Inquisitore del Sant’Uffizio, bussano alla porta dei Mortara, una famiglia di commercianti ebrei che abita all’inizio di via delle Lame. Sono venuti per portare via uno dei figli, Edgardo, di sei anni, che sembra essere stato battezzato in segreto, tempo prima, dalla domestica cristiana.
Il bambino, per volere di papa Pio IX, viene portato a Roma, alla Casa dei Catecumeni, per essere educato cristianamente e non sarà mai più restituito alla famiglia.
La vicenda arrivò ad avere un’immensa eco, non solo nell’Italia preunitaria, ma in tutto il mondo occidentale, ispirando centinaia di articoli, opuscoli e petizioni, ma anche opere pittoriche, letterarie e teatrali.
Nella grande notorietà del “caso Mortara” giocarono un ruolo rilevante sia il contesto internazionale, sia l’emancipazione già raggiunta dagli ebrei in alcuni stati italiani ed europei e il caso del “bambino ebreo rapito dal Papa” coincise con il momento esatto in cui il processo di unificazione dell’Italia e la crisi dello Stato pontificio portavano in primo piano la questione della separazione tra Stato e Chiesa e costituì per Cavour e il partito liberale un elemento prezioso per influenzare, tramite la pressione dell’opinione pubblica francese, l’alleato Napoleone III, che fino a quel momento aveva sostenuto con le sue truppe il traballante potere papale.
Una storia il cui clamore arriva ai nostri giorni anche attraverso Rapito, il nuovo film di Marco Bellocchio, presentato in concorso al Festival di Cannes e nelle sale italiane dal 25 maggio.
Dell’esposizione esiste anche una più ampia versione online con documenti riprodotti integralmente, consultabile dal sito dell’Archiginnasio a questo indirizzo:
http://bimu.comune.bologna.it/biblioweb/mostra-caso-mortara/
Per l’occasione la Cineteca di Bologna omaggerà il pubblico che parteciperà all’inaugurazione in Archiginnasio con un coupon per l’acquisto nei giorni non festivi a prezzo ridotto del biglietto del film in proiezione dal 25 maggio nelle sue sale.
Il ratto del fanciullo.
Il caso Mortara e la Bologna pontificia nei documenti dell’Archiginnasio
Mostra a cura di Maurizio Avanzolini, Marilena Buscarini e Marcello Fini, con la supervisione di Alessandra Curti.
Biblioteca dell’Archiginnasio, Quadriloggiato superiore, piazza Galvani 1, Bologna
Aperta dal 23 maggio al 1 luglio 2023.
Orari: dal lunedì al venerdì 9-19; sabato 9 -18; domenica chiusa.
Ingresso libero