Il Presidente della Provincia di Rimini Santi: rivedere gli orari delle città

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provincia di Rimini logoRIMINI – “Se gli orari sono indistinti e uguali per tutti e non coordinati – dichiara il presidente della Provincia Riziero Santi – ci si trova insieme ammassati sui mezzi pubblici e sul bus scolastici, incolonnati sulle strade e imbottigliati negli incroci, in fila negli uffici pubblici e negli esercizi pubblici. Tutto a scapito della sicurezza e del tempo da dedicare al lavoro, allo studio, allo svago. Tutto a scapito della qualità della vita. Lavorando insieme, istituzioni, organizzazioni sindacali e dei consumatori, associazioni di categoria dobbiamo cogliere i mutamenti delle città contemporanee, in cui le attività della popolazione ha ritmi sempre più serrati e, spesso, desincronizzati ed estesi all’arco delle 24 ore e dare risposte innovative certe e tempestive.

Uno degli obiettivi concreti del “Tavolo provinciale per il lavoro e per il clima” dovrà essere l’elaborazione del nuovo “Piano Territoriale degli Orari della città” che non potrà prescindere da una solida interconnessione tra i molteplici attori presenti nel territorio, e dovrà operare in più ambiti, dall’accessibilità agli spazi pubblici e privati ai nuovi ritmi del lavoro, dalla pianificazione integrata degli spazi pubblici alla mobilità sostenibile. Gli obiettivi da perseguire con il Piano sono:

– il miglioramento della vivibilità della città;

– La sicurezza dai rischi di assembramento;

– la riduzione della congestione da traffico e del conseguente inquinamento atmosferico ed acustico;

– il coordinamento degli orari delle attività e dei servizi seguendo il principio della diversificazione e della complementarietà, nell’ottica di una città permanentemente attiva ed aperta.

– Un’azione sinergica per incentivare il decentramento dei servizi, dei punti di erogazione degli enti della Pubblica Amministrazione e dell’utilizzo dei più moderni strumenti informatici e telematici;

– L’implementazione di un sistema informativo a livello provinciale tale da offrire ai cittadini un migliore accesso alle informazioni ed agli atti, con un contemporaneo snellimento delle procedure;

– Sviluppare l’equità sociale in modo che l’uso del tempo, l’accessibilità dei servizi e le opportunità offerte dalla città siano combinate con una maggiore efficienza delle risposte dell’intero sistema urbano in particolare verso categorie sociali più deboli (anziani, bambini, disabili, disoccupati ecc.) e con le esigenze della vita delle donne.”