Una delegazione di parlamentari negli stabilimenti di Clai (Imola), Caviro (Forlì) e Agrintesa (Faenza)
BOLOGNA – Senza il ruolo fondamentale svolto dalla cooperazione, l’Emilia-Romagna non sarebbe ai vertici dell’agricoltura europea. E’ quanto emerso ieri nel corso della visita del presidente della Commissione Agricoltura della Camera dei deputati, Filippo Gallinella, ad alcune tra le principali cooperative agroalimentari della regione.
L’iniziativa è stata promossa da Confcooperative FedAgriPesca Emilia Romagna, federazione regionale di Confcooperative che riunisce 425 cooperative agricole, agroalimentari e della pesca con oltre 55.500 soci produttori e allevatori, quasi 19.000 occupati e un giro d’affari che sfiora i 9,8 miliardi di euro. Numeri significativi che trovano riscontro nel ruolo di leadership della cooperazione in molte produzioni di eccellenza dell’Emilia-Romagna come il Parmigiano Reggiano, il Lambrusco, il Sangiovese, quindi i primati nell’ortofrutta, nei succhi e nel pomodoro, fino ad arrivare, in ambito pesca, alla produzione di vongole veraci.
Accompagnato dai deputati del Movimento 5 Stelle Chiara Gagnarli e Pasquale Maglione, entrambi componenti della Commissione Agricoltura della Camera, l’on. Gallinella ha fatto tappa a Sasso Morelli di Imola (Bo) al salumificio della CLAI, cooperativa che riunisce 280 soci tra produttori conferenti e lavoratori e conta oltre 500 dipendenti. Ad accogliere la delegazione, il presidente CLAI Giovanni Bettini e il vicesindaco di Imola Patrik Cavina.
Successivamente, il gruppo si è spostato a Forlì per visitare lo stabilimento di Caviro, prima filiera vitivinicola italiana con 35.000 ettari coltivati a vino, dove pochi mesi fa sono state inaugurate due nuove linee di imbottigliamento e confezionamento per un investimento da 6,4 milioni di euro, come spiegato dal presidente Carlo Dalmonte che ha accolto la delegazione.
La visita si è conclusa a Faenza (Ra) nella sede della cooperativa Agrintesa, tra i principali player internazionali nel comparto ortofrutticolo e vitivinicolo con oltre 4.000 soci e una produzione di 450.000 tonnellate. Il vicepresidente Aristide Castellari e il direttore generale Cristian Moretti hanno illustrato le principali caratteristiche del settore, comprese le problematiche legate alla concorrenza di altri Paesi europei e le troppe barriere che limitano l’export.
“Il sistema cooperativo ha permesso all’agricoltura di questa regione di raggiungere numerosi primati tramite processi di aggregazione e investimenti in trasformazione industriale e internazionalizzazione dei mercati – ha dichiarato l’on. Filippo Gallinella al termine della visita -. Questo modello va difeso dalle false cooperative e va in esportato in quelle regioni italiane dove la scarsa aggregazione non valorizza e remunera adeguatamente la componente agricola della filiera”.
“La visita del presidente della Commissione Agricoltura della Camera – ha aggiunto il presidente di Confcooperative FedAgriPesca Emilia Romagna Carlo Piccinini -. dimostra l’attenzione delle istituzioni verso la cooperazione agroalimentare, che riunisce i produttori per ridare dignità all’anello più debole della filiera, ossia gli agricoltori. Il nostro è un sistema sano, che mette al centro il socio valorizzando le sue produzioni”.