“Piazza della Pace – ha sottolineato l’Assessore ai Lavori Pubblici, Michele Alinovi – deve essere sempre di più un luogo a disposizione della città. Il progetto di riqualificazione in corso si concluderà a giugno ed ha previsto investimenti pari a 2 milioni e 200 mila euro con lo scopo di rendere questo spazio più vivibile, maggiormente accessibile e funzionale anche alla rinascita del Polo Museale della Pilotta. Il progetto di riqualificazione è legato al significato culturale della piazza stessa dove sono collocati il Monumento al Partigiano e l’Ara Verdiana che saranno descritti da due poesie di Attilio Bertolucci: una in onore di Verdi che fa riferimento alla Giovanna D’Arco e l’altra in memoria di Giacomo Ulivi, un omaggio a Parma Città Medaglia d’Oro al Valor Militare, collocate lungo il “Sentiero delle Lettere”, che corre dall’ex palazzo della Provincia fino al Monumento a Verdi. A queste due testimonianze si aggiungono altre due stele: una in corrispondenza di via Garibaldi all’inizio delle trottatoie che narra la storia di piazza della Pace, l’altra si attesta verso via Verdi”. Il percorso intende, quindi, ribadire due anime fondamentali per la città di Parma: quella legata alla Liberazione e quella legata alla musica, a Verdi, al Risorgimento, rimarcando “il valore politico e culturale di questi legami”.
Soddisfazione è stata espressa dal Simone Verde, Direttore del Polo Museale della Pilotta, che ha rimarcato come il progetto sia frutto di una stretta collaborazione con il Comune. “I nuovi percorsi, la nuova veste delle piazza, l’illuminazione diffusa, la piantumazione di alcuni alberi – ha sottolineato – contribuiscono al rilancio di questo spazio come spazio funzionale ed in relazione con il Polo Museale della Pilotta, valorizzandolo”,
L’Assessore alla cultura Michele Guerra ha ricordato come la scelta della due poesie di Attilio Bertolucci presenti nella piazza sia stata il frutto di un percorso che ha coinvolto anche Paolo Lagazzi, che ha ringraziato per la preziosa collaborazione con il Comune. “I nuovi percorsi, con il “Sentiero delle Lettere”, – ha sottolineato – permettono di soffermarsi e ragionare meglio su spazi significativi, per tornare a comprendere la storia”.
Il “Sentiero delle lettere” connette il sistema del Monumento al Partigiano, la Fontana di San Pietro Martire e il Monumento verdiano, attraversando da nord a sud la piazza, proponendosi quale ideale percorso narrativo, punteggiato di spunti e racconti inerenti luoghi, eventi e figure storiche della Città
B_Piazza della Pace – Il maestoso Palazzo della Pilotta deriva il proprio nome dal gioco basco della pelota, praticato all’interno dei suoi cortili in particolari occasioni di rappresentanza. Il Complesso Monumentale, edificato tra gli ultimi decenni del XVI secolo e i primi del XVII, nel corso dei secoli ha subito molteplici trasformazioni, mantenendo tuttavia la sua dimensione eccezionale all’interno del tessuto urbano, contenitore di servizi accessori alla residenza ducale, successivamente cuore delle attività culturali della corte e della città. Simbolo del potere della famiglia Farnese, oggi il Complesso ospita la Galleria Nazionale, il Museo Archeologico, il Museo Bodoniano, la Biblioteca Palatina e il Teatro Farnese. L’antica fabbrica farnesiana affaccia ora su un nuovo spazio pubblico pedonale, esperienza dinamica della vita collettiva e dello scambio culturale, luogo di incontro e di attraversamento, sintesi tra cultura materiale e spazio dei flussi, dove il dialogo, la sosta e la contemplazione costituiscono esperienze sempre nuove, entro una rappresentazione del quotidiano di cui il complesso costituisce la naturale scenografia.
“Fiera delle secolari tradizioni della vittoria sulle orde di Federico Imperatore, le novelle schiere partigiane rinnovavano l’epopea vincendo per la seconda volta i barbari nipoti, oppressori delle libere contrade d’Italia. L’impari lotta, sostenuta con la stessa fede dei padri e col sangue dei figli migliori, cominciava per merito dei primi volontari della libertà all’alba del 9 settembre 1943 e si concludeva il 25 aprile 1945 con la sollevazione del popolo tutto che, affiancando i settemila e cinquecento fratelli partigiani combattenti, costrinse alla resa e vide la fuga del nemico. L’ombra del glorioso gonfalone ornato dell’aurea gemma del valore riconosciuto dalla Patria grata, aleggia e custodisce la sacra memoria dei seicentonovantaquattro caduti con le armi in pugno per la redenzione dell’Italia, dei quattrocento sepolti sotto le macerie della città straziata dai bombardamenti aerei, che, unitamente ai cinquecentotredici feriti, mutilati e invalidi, ai ventuno dispersi, ed ai centonovanta deportati nelle gelide e mortifere lande dei paesi stranieri, costituirono la parte eletta del popolo che seppe difendere e riconquistare le patrie libertà.” – 9 settembre 1943 – 25 aprile 1945. (Testo del Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri che conferisce la Medaglia d’Oro al Valor Militare alla città di Parma, firmato da Alcide De Gasperi)
1945
a Giacomo Ulivi
È giunta la notizia della tua morte
nei giorni delle bandiere spiegate,
nei caldi giorni di un maggio cittadino
in festa al suono d’antiche fanfare.
Non sapevamo più nulla di te…
Ora sei tornato nel pallore
della tua passione, la morte
non può vincere la tua giovinezza tenace.
Attilio Bertolucci
D_Il Sentiero delle Lettere
L’area nord-est del piazzale, prospicente l’Ala dei Contrafforti, rappresenta uno spazio al tempo stesso inventato e recuperato in termini di percorsi e fruizione collettiva. La pavimentazione del camminamento ingloba la base del monumento a Giuseppe Verdi, potenziando e rafforzando l’asse di collegamento tra la stazione ferroviaria e il Complesso Monumentale della Pilotta, cuore del centro storico cittadino.
L’epigrafe cifrata, scolpita nella pietra lungo il percorso, cela i versi del poeta Attilio Bertolucci e intende rendere omaggio al Maestro Giuseppe Verdi, il cui “…respiro fu tutt’uno con l’aria carica e violenta di questa pianura…” (tratto da Bruno Barilli, Il Paese del Melodramma
Testo del Poetario:
Guerriera ma cedevole
alle lusinghe d’amore
vedendola atterrata
in una pozza di luce
sentendola gareggiare
con merli e usignoli
filiale ma resistente
alle lagne paterne
piangendola caduta
sul campo di battaglia
riconoscendola santa
perché conoscendola donna
portandomela dentro
perché mi protegga e mi salvi.
Attilio Bertolucci
FORLÌ - Si esibiscono all’ex chiesa di San Giacomo (ore 11) nell’ambito del “Festival del…
BOLOGNA - Sulla SS64 “Porrettana” è temporaneamente bloccato il tratto in entrambe le direzioni, al…
Sabato 28 settembre, dalle 9.30, nel parco 1° Maggio (ex Eridania) PARMA - Arriva per…
Appuntamento sabato 28 settembre 2024 alle 10.30 in via Grosoli 42 (Barco, Ferrara). Aperte le…
Flash mob a Ravenna, Cesena, Forlì e Rimini e tanti spazi di incontro e confronto…
Domenica 29 settembre divieti di transito e sosta nelle vie limitrofe all'impianto sportivo. Attivo il…
L'Opinionista © 2008 - 2024 - Emilia Romagna News 24 supplemento a L'Opinionista Giornale Online
reg. tribunale Pescara n.08/2008 - iscrizione al ROC n°17982 - P.iva 01873660680
Contatti - Archivio news - Privacy Policy - Cookie Policy
SOCIAL: Facebook - Twitter