L’incontro potrà essere seguito anche in diretta video sul canale youtube Archibiblio web.
LA SCHEDA (a cura degli organizzatori)
Scatoloni in soffitta o in cantina, con odore di muschio ammuffito… statuette fragili, oppure più modernamente in plastica… fiumi e laghi di stagnola, montagne di sughero e di cartone … e soprattutto la Sacra Famiglia e il Bambinello, custoditi con cura tutta speciale, in attesa della Mezzanotte della Vigilia! Questo e altro è il Presepe nella tradizione più consolidata, in particolare nei presepi napoletani di stampo settecentesco, barocchi e pieni di strani personaggi: i Re Magi, gli Angeli, Benito il pastorello dormiente, il vinaio detto Cicci Bacco ‘ncopp’a botte, il pescatore, il monaco, il cacciatore, la zingara, Stefania, i venditori. Il paradiso dei cultori del presepe è proprio a Napoli in Via San Gregorio Armeno, descritto anche da Johann W. Goethe nel suo Viaggio in Italia. Ma chi ha inventato il Presepe? San Francesco nel 1223 a Greccio, quando disse al Signore del paese, Giovanni Velita: “Voglio celebrare teco la notte di Natale. Scegli una grotta dove farai costruire una mangiatoia ed ivi condurrai un bove ed un asinello, e cercherai di riprodurre, per quanto è possibile la grotta di Betlemme! Questo è il mio desiderio, perché voglio vedere, almeno una volta, con i miei occhi, la nascita del Divino infante”. E cosa significa la parola ‘presepe’? Perché si dice anche ‘presepio’? Si trattava davvero di una mangiatoia? O di una greppia, che è cosa assai diversa? E si trattava davvero di una capanna oppure di una grotta? Cosa dicono le fonti? Dove Francesco si era ispirato per costruire il primo presepe vivente? Gli approfondimenti psicologici sul presepe coinvolgono in modo diretto gli aspetti regressivi del Natale, nei suoi significati più profondi e reconditi che affondano le loro radici nell’infanzia e nelle vicissitudini dello sviluppo della personalità, in cui giocano un ruolo fondamentale i dinamismi affettivi della memoria e i legami familiari originari. E per usare un concetto di Sigmund Freud, se vogliamo arrivare al profondo dell’animo umano e della mente chiediamolo ai poeti, in questo caso a Edoardo De Filippo in “Natale in Casa Cupiello”: “Te piace ‘o presepe?” Luca lo ripete più volte al figlio. Il presepe è infatti il vero protagonista della commedia; ad esso sono dedicati l’inizio e la fine della commedia.
► Il programma completo degli appuntamenti culturali della biblioteca comunale Ariostea di Ferrara alla pagina: http://archibiblio.comune.fe.it
Link diretto al canale youtube Archibiblio web con le dirette e l’archivio delle registrazioni degli incontri: https://www.youtube.com/channel/UC1_ahjDGRJ3MgG45Pxs90Bg
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