«Saranno momenti di festa rivolti ai nostri amici e fratelli senza dimora – spiega Matteo Fadda, presidente della Comunità Papa Giovanni XXIII –, alle famiglie del territorio che vivono un momento di difficoltà, alle persone rimaste sole per queste festività, a chiunque scelga di spendere qualche ora per dare una mano o fare compagnia a chi ne ha più bisogno. Tutti insieme per condividere delle giornate significative dove tutti donano e tutti ricevono. Perché la gioia è piena solo se condivisa.»
RIMINI – Stazione dei treni
24 dicembre 2024, ore 22.30
Le Unità di Strada della Comunità Papa Giovanni XXIII invitano a partecipare alla Santa Messa di Natale in strada, per accogliere e includere chi di solito è dimenticato. Dopo la celebrazione, ci sarà l’occasione di festeggiare insieme in un momento di convivialità.
CHIETI, Capanna di Betlemme, via Gennaro Ravizza 107
23 dicembre 2024
Festa e cena in strada. I volontari dell’unità di strada invitano tutta la cittadinanza alle ore 18 alla Capanna di Betlemme di Chieti per portare cibo e amicizia alle persone senza fissa dimora.
24 dicembre 2024
Ore 18 Unità di strada per i senzatetto
Ore 20 Momento di preghiera
Ore 20.30 Cenone della Vigilia offerto dall’associazione L’Arca di Francesca con la presenza degli chef dell’Unione regionale cuochi abruzzesi che cucineranno gratuitamente.
25 dicembre 2024
Ore 12 Santa Messa alla Capanna di Betlemme
Ore 13 Pranzo di Natale offerto da History Life Onlus
Ore 19.30 Cena in strada insieme alle persone senza fissa dimora con i pasti caldi e consegna di un dono in strada a cura della Fondazione Vincenzo Casillo.
CUNEO – Santuario della Mellea, Farigliano
La vigilia ed il giorno di Natale, al termine delle S. Messe, verrà distribuito gratuitamente il miele prodotto dagli ospiti della Capanna di Betlemme presente nel Santuario mariano.
Nelle Capanne di Betlemme della Papa Giovanni sono ospitate persone con problemi di salute mentale, quelle uscite dal carcere, altri usciti da percorsi in comunità di recupero, immigrati irregolari. Ci sono persone che finiscono in strada dopo aver perso il lavoro e, di conseguenza, la casa. In genere, hanno avuto almeno un trauma nella vita che li ha resi soli, senza famiglia, senza nessuno. Sono invisibili agli occhi dei servizi sociali e della gente. Eppure, la maggior parte di loro vorrebbe avere un’abitazione, un lavoro stabile, vivere normalmente, relazionarsi con gli altri.
La Capanna di Betlemme è una realtà di pronta accoglienza dove i senzatetto non trovano solo un tetto, una doccia, un pasto caldo ed un letto dove dormire, ma soprattutto un clima familiare. La cena e altri momenti in casa sono occasioni per instaurare relazioni significative con le persone, ascoltare le loro storie, capire i loro bisogni. Si cerca un aggancio per instaurare una relazione di fiducia che permetta di sviluppare successivi progetti di integrazione e reinserimento sociale.
Oltre alle case, la Giovanni XXIII gestisce anche unità di strada, piccoli gruppi di volontari che escono in strada per incontrare le persone sotto i portici o nelle stazioni.
Don Benzi spronava: «Ci sono tanti poveri che non ci cercheranno mai! Quelli li dobbiamo andare a cercare noi».
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