La Giunta municipale ha infatti approvato oggi un programma di ripresa delle attività che mira a rendere nuovamente fruibile alla cittadinanza, dopo il periodo pandemico, questo importante centro scientifico, educativo e culturale della città, prima dell’inizio dei lavori di riqualificazione previsti per il 2024.
Nei mesi scorsi il Museo, pur rimanendo chiuso ai visitatori, ha comunque realizzato iniziative rivolte al pubblico, con incontri ed eventi programmati e con attività didattiche per le scuole, su prenotazione, sia on line che in presenza. Durante questo periodo, l’Amministrazione comunale ha avviato una strategia progettuale per rilanciare e ammodernare il percorso espositivo e intervenire su diverse criticità infrastrutturali della sede del Museo e ha attivato i finanziamenti per la riqualificazione edilizia e il riallestimento museografico delle sale espositive, che ne garantiscano la piena accessibilità. Nei prossimi mesi il percorso di riprogettazione del museo proseguirà tenendo conto anche degli importanti temi ambientali del futuro cui sarà dedicata particolare attenzione. I lavori di riqualificazione sono in programma dal 2024 e richiederanno necessariamente la chiusura al pubblico delle sale espositive per l’intero periodo di esecuzione.
“Si tratta – spiega l’assessore all’Ambiente Alessandro Balboni – di un progetto importante che ci consentirà di ammodernare e riqualificare uno dei gioielli del patrimonio culturale di Ferrara che proprio quest’anno ha compiuto 150 anni. Come Amministrazione abbiamo scelto di offrire al pubblico l’accesso gratuito fino all’inizio dei lavori che ne richiederanno la temporanea chiusura. Confido che i lavori per l’ammodernamento marceranno a ritmi sostenuti, e in attesa del loro inizio, ritengo giusto fornire ai ferraresi la possibilità di rivedere l’allestimento del museo che tutti abbiamo visto da bambini, prima che cambi volto”.
Istituito nel 1872, il Museo civico di Storia Naturale di Ferrara possiede un ricco patrimonio scientifico di collezioni storiche e di studio nei settori delle scienze della terra e biologiche. Il suo percorso espositivo, oltre a fornire un quadro dettagliato della storia naturale del Pianeta Terra, offre una ricca documentazione degli ecosistemi e della fauna del territorio del Delta del Po e i suoi ricercatori sono da anni impegnati in diverse attività di studio e di ricerca museologiche, oltre che di educazione sulle tematiche ambientali e naturalistiche, particolarmente riferite agli habitat dell’Ente Parco e delle aree protette della Regione Emilia-Romagna.
L’inaugurazione del nuovo periodo di apertura al pubblico è prevista il prossimo 4 ottobre in occasione della Giornata mondiale degli animali (seguiranno informazioni dettagliate sull’incontro inaugurale).
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