Sabato 19 ottobre alle 17 a cura della Pro loco di Pontelagoscuro in via Risorgimento 4
FERRARA – “30 anni di ‘arte di passaggio'” si mettono in mostra nel segno di Fetonte da sabato 19 ottobre 2019 alle 17 nella sala civica Nemesio Orsatti (via Risorgimento 4, Pontelagoscuro di Ferrara) con l’allestimento della collettiva intitolata “Il mito di Fetonte nelle opere realizzate dagli artisti ospitati nella Sala Nemesio Orsatti custodite nel Centro civico di Pontelagoscuro”.
A seguire ci sarà una pillola di teatro e poesia dedicata a Giacomo Leopardi con ‘l’Acchiappastorie’ Sandro Mingozzi che presenterà “a 200 anni dall’Infinito”.
Accompagna la mostra un piccolo volume di 24 pagine con un saggio sul mito di Fetonte nell’arte scritto da Lucio Scardino e pubblicato nel secondo catalogo della raccolta d’arte, ormai introvabile.
Artisti ferraresi e non, anche stranieri, verranno esposti fino al 10 novembre nella mostra, visitabile dal martedì alla domenica ore 17-19, chiuso il lunedì. Ingresso libero.
LA SCHEDA a cura della Pro loco di Pontelagoscuro – Quello di Fetonte è il mito da cui discende la nascita leggendaria del fiume Po, padre e patrigno del borgo rivierasco. Si tratta della collettiva d’arte intitolata “Fetonte e dintorni – il mito di Fetonte nelle opere realizzate dagli artisti ospitati nella Sala Nemesio Orsatti custodite nel Centro Civico di Pontelagoscuro” che si realizza nell’ambito della rassegna “Fetonte e dintorni”, promossa da Pro loco Pontelagoscuro con il patrocinio del Comune.La mostra comprende 47 artisti, per un totale di 49 opere, selezionate tra le quasi 300 presenti nella collezione civica in base allo sviluppo del tema riguardante Fetonte, figura mitologica da cui si narra che, guidando il carro del sole appartenente al padre Apollo, fece nascere il Po cadendo a terra.
Le opere della raccolta d’arte della Sala Nemesio Orsatti sono state lasciate “in pegno” all’allora Circoscrizione zona Nord dagli artisti che hanno esposto nell’arioso salone a partire dal 1990. Da allora è la prima collettiva con opere della raccolta d’arte che viene allestita e il filo conduttore del mito di Fetonte è stato scelto dagli organizzatori della Pro loco su idea di Lucio Scardino, noto esperto d’arte ferrarese e curatore di tante mostre ospitate nello spazio espositivo pontesano.