Bologna

Il Liceo Fermi di Bologna in finale al Mad for Science

Scelti gli 8 finalisti e nominata la Giuria della Challenge finale a Torino

MILANO-TORINO – Il Liceo Scientifico Fermi di Bologna ha superato le varie selezioni ed è entrato nella rosa degli otto finalisti della quinta edizione del concorso Mad for Science, rivolto ai licei scientifici e classici a curvatura biomedica e promosso da Fondazione Diasorin. In palio un montepremi totale di 177.500 euro per l’implementazione del biolaboratorio del proprio istituto scolastico.

Il Liceo Scientifico Ettore Majorana di Sessa Aurunca (CE), il Liceo Enrico Fermi di Bologna, il Liceo Scientifico Galileo Galilei di Trieste, il Liceo Scientifico Facchetti di Treviglio (BG), il Liceo Scientifico Guglielmo Marconi di Pesaro, il Liceo Scientifico Valsalice di Torino, il Liceo Scientifico Alessandro Volta di Foggia e il Liceo Scientifico Guglielmo Marconi di San Gavino Monreale (SU) sono gli 8 istituti finalisti che si contenderanno il 7 ottobre prossimo la vittoria della quinta edizione, la terza a livello nazionale, del Concorso Mad for Science, promosso dalla Fondazione DiaSorin.

La sfida vedrà gli otto finalisti confrontarsi sul tema Rigenerare il futuro”, con l’elaborazione di 5 esperienze sperimentali legate agli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 dell’ONU individuati come filo conduttore dell’edizione di quest’anno: dall’Innovazione legata alle biotecnologie (SDG 9), a quello del Riciclo, rifiuti, economia circolare (SDG 12) e ad Ambiente e sostenibilità (SDG 11).

Gli otto Licei selezionati presentano i seguenti progetti:

  • Liceo Scientifico Majorana di Sessa Aurunca (CE) con il progetto “Dalle bucce di castagne alle sostanze bioattive… giovani ricercatori al lavoro”, dedicato al monitoraggio dello stato di salute e la biodiversità dei castagneti e per valorizzare gli scarti dei prodotti della filiera di produzione (come le bucce) per produrre bioplastiche, compost ed estrarre tannini da utilizzare in cosmesi.
  • Liceo Scientifico Fermi di Bologna con il progetto “AgriLab: biotecnologie molecolari e tradizionali per l’ecologia urbana”, che prevede un biolaboratorio metropolitano, con spazi all’esterno e all’interno della scuola, dove sviluppare soluzioni per tutelare l’ambiente: dall’impianto di un bambuseto per il monitoraggio della CO2 sequestrata alla costruzione di serre idroponiche controllate con Arduino.
  • Liceo Scientifico Galilei di Trieste con il progetto “Energia pulita dagli scarti della viticoltura”, un percorso lungo i 5 anni del Liceo alla scoperta della viticoltura, per incentivare le conoscenze in ambito ambientale ed energetico e costruire nuovi impianti per la produzione di energia elettrica alimentati con scarti di produzione come potature e vinacce.
  • Liceo Scientifico Facchetti di Treviglio (BG) con il progetto “Dal bidone dell’umido una risorsa per l’uomo”, per lo studio e il recupero di sostanze dallo scarto organico di origine domestica, che viene riciclato come fonte nutrizionale per la crescita e la fermentazione di microrganismi e la produzione di sostanze di interesse, come il bioetanolo.
  • Liceo Scientifico Marconi di Pesaro con il progetto “Mnemiopsisis leidyi: da specie marina aliena a risorsa”, un percorso interdisciplinare che partendo dai campionamenti in mare dello ctenoforo Mnemiopsis leidy, specie aliena che altera gli ecosistemi marini dell’Adriatico, prevede la sintesi di collagene animale per creare polimeri biodegradabili.
  • Liceo Valsalice di Torino con il progetto “La passione per la scienza fila veloce”, analizza i vantaggi della bioconversione, rispetto alla produzione di compost, di allevamenti di mosche soldato a partire dagli scarti della mensa scolastica. I prodotti delle mosche soldato saranno usati per creare tessuti e filati in ottica di economia circolare.
  • Liceo Scientifico Volta di Foggia con il progetto “Caffè circolare: la convivialità che diventa risorsa” con un percorso per trasformare i fondi di caffè in materia prima tramite 5 esperienze che toccano i 5 regni dei viventi: dallo studio del potere antiossidante dei fenoli, alla produzione di bevande all’uso come substrato per la coltivazione di funghi o come ammendante in agricoltura.
  • Liceo Scientifico Marconi di San Gavino Monreale (SU) con il progetto “Olea europea & biotech”, incentrato sulla gestione sostenibile della filiera olivicola che parte dall’analisi della qualità dei suoli e dalla caratterizzazione delle cultivar locali fino a studiare soluzioni per incidere sulle scelte di acquisto dei consumatori.

La Giuria sarà composta da:

Francesca Pasinelli, Presidente della Fondazione DiaSorin, Direttore generale della Fondazione Telethon e Presidente di Giuria della finale

Sergio Abrignani, Direttore scientifico dell’Istituto Nazionale di Genetica Molecolare e Professore ordinario di Patologia Generale all’Università di Milano

Marco Cattaneo, Direttore responsabile di Le Scienze

Maria Chiara Carrozza, Presidente del Consiglio Nazionale delle Ricerche

Giuseppe Remuzzi, Direttore dell’Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri

Ferruccio Resta, Rettore del Politecnico di Milano e Presidente della Conferenza dei Rettori delle Università italiane

I primi due licei classificati verranno premiati con l’implementazione del biolaboratorio (per un valore massimo rispettivamente di 50.000 e 25.000 euro) e la fornitura dei relativi materiali di consumo (fino a un massimo rispettivamente di 5.000 e 2.500 euro all’anno per 5 anni a partire dall’anno 2021). La Giuria assegnerà anche il Premio Ambiente al team che avrà integrato al meglio nella sua proposta il concetto di ecosostenibilità e tutela dell’ambiente. Il premio consiste nell’assegnazione di 15.000 euro per l’acquisto di materiale vario da laboratorio. Non solo, per venire incontro al momento difficile vissuto dalle scuole a causa della pandemia da Covid-19, la Fondazione DiaSorin ha confermato anche per quest’anno il Premio Finalisti, del valore di 10.000 euro, ai team arrivati in finale ma non vincitori dei premi sopra descritti.

“L’obiettivo che ci siamo posti con il Concorso nazionale Mad for Science è far appassionare i giovani alla scienza già al liceo, attraverso un’esperienza concreta nei laboratori scolastici.” ha dichiarato Francesca Pasinelli, Presidente della Fondazione DiaSorin e Direttore generale della Fondazione Telethon. “Il lavoro che attenderà la Giuria non sarà facile: anche quest’anno sono arrivati, infatti, tanti progetti molto interessanti e ambiziosi. Siamo felici di constatare che sempre più docenti e studenti credono nel valore di sperimentare la scienza nei laboratori scolastici sia dal punto di vista dell’apprendimento di una materia così affascinante sia per l’orientamento verso le carriere scientifiche.”

Tutte le fasi di avvicinamento alla finale del 7 ottobre potranno essere seguite sulla Pagina Facebook Fondazione DiaSorin e sul Profilo Instagram fondazionediasorin e attraverso gli hashtag ufficiali #fondazionediasorin e #madforscience2021.

Mad for Science

Promosso dall’anno scolastico 2016/2017, Mad for Science è un Concorso nazionale rivolto ai Licei scientifici (scelti oggi dal 15,6% degli studenti italiani, in base ai dati del Ministero dell’Istruzione dell’anno scolastico 2021/2022) e ai Licei classici con percorso a curvatura biomedica, che mette al centro il laboratorio della scuola, strumento concreto ed efficace per far capire agli studenti come funziona il metodo scientifico.

Fondazione DiaSorin

Fondazione DiaSorin, costituita nel luglio 2020 da DiaSorin S.p.A., è un ente senza scopo di lucro che opera nei settori dell’educazione, istruzione e formazione in ambito scientifico per sostenere giovani talenti, suscitare l’interesse dei giovani verso la scienza e promuovere la cultura scientifica.

www.fondazionediasorin.it

 

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Pubblicato da
Roberto Di Biase

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