Quattro letti per terapia intensiva ed altre attrezzature per aiutare il nosocomio riminese. Bruno Tani: “Abbiamo fatto interventi tempestivi sull’azienda e ora questo aiuto alla nostra gente”
RIMINI – Il Gruppo SGR s’è reso disponibile a sostenere l’Ospedale Infermi nella ricerca e acquisto celere di letti ed altre attrezzature che andranno ad arricchire il nuovo reparto di terapia intensiva che il nosocomio riminese sta attrezzando.
Ciò ha portato oggi all’arrivo dei primi due letti per la terapia intensiva, adatti alla rianimazione con sistemi di pesatura incorporati, la cui reperibilità al momento non è semplice in tempi rapidi. Domani arriveranno gli altri due.
L’acquisto, insieme ad altre attrezzature garantito dal Gruppo SGR, servirà a garantire 20 nuovi posti letto per l’ospedale riminese. Un’attività svolta dall’Azienda in stretta collaborazione con il Primario di Anestesia e Rianimazione dott. Giuseppe Nardi e col Dirigente Ing. Paolo Cenni.
“Abbiamo affrontato l’emergenza con tempestività e senso di responsabilità – commenta Bruno Tani, AD del Gruppo SGR – sul fronte dell’organizzazione aziendale, con il 60% dei dipendenti in smart working e tutti i provvedimenti di sanificazione già ultimati, ma anche sostenendo i nostri collaboratori che sono il tesoro più prezioso, con una polizza assicurativa per tutti che attenua il disagio di eventuale contagio. A tutti i clienti abbiamo offerto la rateizzazione gratuita e modalità online per interloquire con gli uffici”.
Ora questa nuova azione di natura sociale, ultimo anello di una catena lunga 60 anni nei quali l’azienda ha sempre mostrato forte sensibilità verso le persone in difficoltà.
“E’ un appello ricorrente – conclude Tani – quello che esorta le imprese a restituire al territorio una gratitudine concreta. Siamo abituati ai fatti concreti e oggi l’emergenza COVID-19 interroga tutti con una domanda di coinvolgimento reale. Stiamo facendo la nostra parte e sono certo che tante altre realtà del territorio stiano facendo la medesima cosa. Ne usciremo più forti e più uniti”.