Il gioco degli scacchi come palestra del linguaggio per i più piccoli

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Un evento al Palazzo del Ridotto con la presentazione del libro “Alla scoperta del paese degli scacchi” venerdì 25 settembre alle ore 17

CESENA – La Sala Sozzi del Palazzo del Ridotto venerdì 25 settembre, alle 17, ospiterà la presentazione del libro “Alla scoperta del paese degli scacchi” (Erickson, 2020) con le dottoresse Elisabetta Ciracò, Francesca Addarii e Ketty Polo. L’evento, organizzato dall’Associazione “La scacchiera di Onnon APS” e allietato dall’accompagnamento musicale della scuola “Chorus” di Cesena, sarà introdotto dall’Assessora ai Servizi educativi per l’infanzia Carmelina Labruzzo, dal pedagogista Andrea Canevaro e dal pediatra e neuropsichiatra Francesco Ciotti.

“Questo libro – commentano Elisabetta Ciracò, Francesca Addari e Ketty Polo – nasce da una lunga storia iniziata nel 2015 valicando aule universitarie, passioni e relazioni affettive tra grandi e bambini, traversando banchi di scuole all’aperto e cercando di favorire il gioco e il corpo come linguaggi privilegiati del bambino e come strumenti preziosi per l’apprendimento e lo sviluppo. È stato pensato per il bambino col fine di apprendere in modalità attiva, potenziando le abilità cognitive, logiche, sociali e motorie ma anche per imparare a gestire le proprie emozioni, per i genitori o i nonni, proponendosi come libro interattivo e creativo e come un’occasione di relazione adulto-bambino, per gli insegnanti come strumento didattico orientato a stimolare l’interdisciplinarietà e ad affinare le abilità intuitive, di problem-solving, l’acquisizione di strategie, l’accettazione dei propri limiti, il rispetto delle regole e dei compagni, la cultura della gentilezza e la promozione del benessere”.

Il gioco degli scacchi è uno dei più affascinanti essendo oggetto di antiche leggende e di millenari testi cinesi, indù ed arabi, nonostante la sua precisa origine non sia ancora del tutto conosciuta. Il senso comune lo ritiene un gioco per pochi: per i più intelligenti, per i più pazienti, per i meno giovani. Forse per questo viene ancora poco utilizzato nel contesto scolastico italiano, benché esistano numerose evidenze scientifiche sia in ambito pedagogico che educativo e psicologico sulle ricche potenzialità che tale metodo offre. Il gioco degli scacchi, infatti, può essere un valido strumento per integrare ed accompagnare lo sviluppo e l’apprendimento del bambino e dell’adolescente, mediato da una scacchiera e da tutto ciò che vi ruota intorno. Negli ultimi anni, anche il Parlamento Europeo ha approvato la diffusione in tutti gli Stati comunitari di progetti educativi in ambito scacchistico: la Dichiarazione 50/2011 “Progetto scacchi a scuola” e le stesse indicazioni nazionali del MIUR per il curricolo della scuola dell’infanzia e primaria si muovono in questa direzione.

Per prendere parte all’evento è necessario prenotarsi inviando una mail a lascacchieradionnon@gmail.com.