Assessore Carlo Verona “Prezioso materiale che ci restituisce una Cesena che non tutti conoscono”
CESENA – L’Archivio Fotografico della Biblioteca Malatestiana si espande ulteriormente e si arricchisce di un tassello importante per documentare le espressioni culturali della città. Si tratta delle fotografie di Werther Ceccarelli, per tutti Valter, i cui scatti furono tra i protagonisti dell’esposizione “Cinque fotografi per un ritratto di Cesena”, distinguendosi per le peculiarità stilistiche.
“Ringraziamo Carla Lucchi e Paolo Ceccarelli, eredi di Werther Ceccarelli, – commenta l’Assessore alla Cultura Carlo Verona – per aver deciso di donare alla città questa preziosa produzione fotografica, composta da circa 3313 negativi e 277 positivi, nel rispetto di uno specifico desiderio dell’autore. La Biblioteca Malatestiana ora si impegnerà nelle operazioni necessarie per dare visibilità alla sua opera e garantirne la memoria nel tempo. Le fotografie di Ceccarelli, con inquadrature studiate e decisi giochi di luce, lo portarono a ritrarre spazi irreali, suggestivi e quasi privi della presenza umana. Nei suoi scatti ritroviamo la Cesena degli anni 1970-2000, ma lo spiccato carattere artistico, raggiunto approfondendo le tecniche di ripresa e stampa, impone di non ascrivere le foto tra quelle soltanto documentarie”.
Da anni la Biblioteca Malatestiana va perseguendo, con metodo, competenza e determinazione, un’attenta valorizzazione della fotografia, sia di quella sedimentata nelle proprie collezioni storiche sia di quella realizzata da autori cesenati contemporanei.
“La Malatestiana – prosegue Verona – costituisce una risorsa di eccellenza per tutto il territorio di riferimento, sia per quanto riguarda la quantità, che la qualità dei materiali e della documentazione conservata. Donazioni come questa costituiscono dunque elementi di integrazione e arricchimento sostanziale del nostro patrimonio culturale anche in un’ottica di progressivo e costante sviluppo dell’attività a favore della comunità”. Nell’insieme, la raccolta costituisce un importante tassello per la storia della fotografia locale che va ad arricchire l’archivio fotografico della Malatestiana.