Il racconto, bellissimo, fu pubblicato per la prima volta il 27 dicembre 1930 nel periodico “La settimana modenese” dell’editore Mucchi. Delfini aveva 23 anni e questo è, probabilmente, il suo primo racconto pubblicato. In calce, c’era anche un divertente claim pubblicitario di Angelo Fortunato Forimiggini: “Non copiare nessuno. Ridi se ti copiano”.
Nel 1931 il racconto entra nel primo libro di Delfini “Ritorno in città”, edito dalla Libreria Vincenzi, che sarà ripubblicato nel 1933 dal suo amico Ugo Guandalini, l’editore Guanda. Alcuni altri racconti, che in seguito faranno parte del libro “Il ricordo della Basca”, vengono pubblicati sulla rivista “Oggi” da Mario Pannunzio, che l’anno prima era stato a Parigi con Delfini.
“Se fossi un editore, radunerei tutti i suoi libri in un volume unico. Lo farei subito, senza perdere un solo istante”. Lo scriveva Natalia Ginzburg su La Stampa il 12 gennaio 1971. Antonio Delfini era morto il 23 febbraio 1963. Quell’anno aveva vinto il premio Viareggio con “I racconti”, pubblicati postumi da Attilio Bertolucci per Garzanti. “Più passano gli anni – sottolinea Beppe Cottafavi – e più lo scrittore modenese, irregolare, dilapidatore, autore di racconti indimenticabili, come ‘Il ricordo della Basca’ e ‘Una storia’, si impone come uno dei più importanti autori italiani del Novecento”.
Nel 1982 Einaudi pubblica i bellissimi “Diari” di Antonio Delfini a cura di Giovanna Delfini, la figlia, e di Natalia Ginzburg. Li anticipa una lunga magnifica prefazione di Cesare Garboli, un critico che sa raccontare, in un testo che è stato ripubblicato quest’anno da Minimum fax con il titolo “Un uomo pieno di gioia” e una prefazione di Emanuele Trevi. Così come Garzanti ha appena ripubblicato l’edizione del 1963 de “I racconti”, quelli con cui Delfini vinse da morto il premio Viareggio: “Uno dei libri più belli e sfortunati del Novecento” scrisse Garboli.
Einaudi ha ora pubblicato una nuova edizione dei “Diari”, a cura di Irene Babboni, ricavata dai manoscritti inediti dello scrittore. Un libro straordinario di uno scrittore imprevedibile e fantasioso che sfugge a qualsiasi classificazione, la cui voce ascoltiamo come sorprendentemente contemporanea.
La casa editrice digitale del Comune di Modena “Il Dondolo”, che ha il sostegno di Bper Banca, ha pubblicato finora 56 titoli. Gli e-book si scaricano dalla piattaforma digitale Mlol (www.mlol.it).
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