Il portacolori di Collecchio Corse fa sue le prime quattro speciali al Rubinetto, infliggendo quasi un minuto al primo inseguitore, ma viene beffato da una noia tecnica
FELINO (PR) – Un Rally del Rubinetto a due facce, quello vissuto da Gabriele Frazzani lo scorso fine settimana, alla guida della Renault Clio RS di gruppo N, iscritta per i colori di Collecchio Corse e condivisa con Diego Altomonte, quest’ultimo sul sedile di destra.
Il vincitore della Coppa Rally ACI Sport di quinta zona, tra le vetture di classe N3, può dirsi soddisfatto per il passo mostrato in gara, pensando alla finale nazionale di Modena, ma non certo per aver visto scivolare, tra le proprie dita, una più che meritata vittoria di categoria.
Al via dell’ultimo appuntamento di CRZ in prima zona, a coefficiente maggiorato a 1,5 per il Piemonte e la Valle d’Aosta, il portacolori della scuderia di Felino partiva a testa bassa sulla prima “Mottarone”, siglando la migliore prestazione sia tra le duemila che nella generale del produzione, nonostante la pioggia battente e l’incognita di un nuovo assetto tutto da testare.
“Siamo stati fermi per quaranta minuti al via” – racconta Frazzani – “perchè in tanti avevano sbattuto. Non avevamo mai provato il setup da bagnato e nemmeno le gomme da sedici, lo scorso anno montavamo le quindici, quindi abbiamo deciso di partire con delle regolazioni base. Ho guidato male e non ero assolutamente contento ma, nonostante questo e la nebbia in cima, siamo usciti con il miglior tempo ed abbiamo anche raggiunto chi ci precedeva al via.”
Nuovamente i migliori di N3 sulle due successive ed al primo parco assistenza la classifica recitava Frazzani al comando con un buon gap, 34”5 su Benecchia e 47”2 su Crepaldi.
“Dopo aver vinto le prime tre prove” – sottolinea Frazzani – “ed aver accumulato già oltre mezzo minuto di vantaggio abbiamo deciso di provare ad indurire l’assetto, giusto per fare delle prove per Modena. Dopo il primo giro cominciavo a prendere confidenza con questo setup.”
Uscito dalla service area il parmense firmava il quarto scratch di giornata, allungando in vetta alle duemila di gruppo N, per poi percorrere in trasferimento la seconda “Prelo”, annullata.
Ci si spostava sugli ultimi due passaggi della “Colma” ma il destino aveva deciso di scrivere un finale diverso per Frazzani, costringendolo ad alzare bandiera bianca ad una speciale dalla fine.