Il Distretto della scarpa di San Mauro Pascoli fa sistema: firmato “Patto per lo sviluppo”

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Undici tra enti pubblici, sindacati e associazioni di categoria firmano il Patto per la valorizzazione e lo sviluppo

SAN MAURO PASCOLI (FC) – Il distretto calzaturiero di San Mauro Pascoli fa sistema e si mette in rete condividendo un “Patto per la valorizzazione e lo sviluppo” del territorio. Un progetto con una serie di azioni concrete, sottoscritto da ben undici tra enti pubblici (Regione Emilia Romagna, i Comuni di San Mauro Pascoli, Gatteo e Savignano), associazioni sindacali (Filctem CGIL Cesena, Femca CISL Romagna, Uiltec UIL Cesena), associazioni di categoria (Confindustria Forlì-Cesena, CNA Forlì-Cesena, Confartigianato Federimprese Cesena) e istituti formativi (Cercal). A cui si aggiunge la collaborazione dell’Associazione nazionale consulenti del lavoro.

L’obiettivo del Patto è la valorizzazione del distretto della scarpa sul fronte dell’occupazione, della qualità della filiera, dell’innovazione e del patrimonio culturale del territorio. Di fatto il Patto rappresenta il punto di arrivo di un percorso di concertazione tra le parti istituzionali, economiche e sociali del territorio, “un elemento di sintesi della volontà di soggetti pubblici e privati di concentrare e di mettere a sistema gli sforzi per salvaguardare e accrescere il numero e la qualità di imprese, i servizi e l’occupazione, nella consapevolezza che un territorio è ricco se c’è lavoro, ci sono giovani e ci sono prospettive di sviluppo – si legge nel testo – Il Patto Territoriale potrà svolgere un ruolo effettivo di sviluppo e di sistematizzazione delle azioni locali e, al tempo stesso, accompagnare le esigenze del settore produttivo, anche valorizzando eventuali esperienze di autoimprenditorialità”.

Quattro azioni

Entrando nel concreto, quattro sono le azioni centrali del Patto.

Prima di tutto salvaguardare la filiera del distretto attraverso la qualità del prodotto, la formazione professionale, l’incubazione di nuove progettualità, l’incentivo alle start-up, l’attrattività del posto di lavoro attraverso azioni di welfare.

In secondo luogo, sviluppare e sostenere l’innovazione attraverso l’innovazione organizzativa, quella tecnologica e la sostenibilità della produzione.

Terzo asse la creazione di un sistema territoriale integrato per la valorizzazione della cultura calzaturiera. In questa direzione è stato pensato a un progetto di “Archivi aziendali” attraverso un centro di documentazione e la progettazione di itinerari turistici. In questa direzione vanno anche il rafforzamento del Cercale la promozione di progetti in ambito europeo.

Quarto punto è la nascita di un Tavolo di coordinamento per l’attuazione delle azioni previste. Il Tavolo sarà presieduto dal Comune di San Mauro Pascoli e composto da referenti dei soggetti firmatari, unitamente ai professionisti (Associazione Nazionale Consulenti del Lavoro) che collaborano ai progetti. Il tavolo sarà operativo e di lavoro e avrà anche la funzione di “osservatorio” sul distretto, per tenere monitorate le dinamiche, i fabbisogni, l’andamento del settore e dell’occupazione, attraverso la realizzazione di analisi periodiche sulle imprese e sulle professionalità maggiormente richieste. Inoltre, al tavolo spetta di coordinamento delle azioni concertate con i progetti già in corso sul territorio.

Assessore Palma Costi Assessore Attività Produttive Regione Emilia Romagna.

“I punti del Patto si inseriscono a pieno titolo nelle politiche industriali che la regione sta portando avanti e soprattutto si intrecciano con le azioni previste con il progetto regionale ‘Fashion Valley’, che ha come obiettivo dare voce alle energie di questo settore. Il distretto del calzaturificio è un’eccellenza del sistema territoriale che conta marchi forti, qualità dei prodotti, filiera quasi completa e competente. Con questo patto vogliamo non solo salvaguardare la filiera del distretto del calzaturificio attraverso la qualità del prodotto, la formazione professionale, l’incubazione di nuove progettualità, ma anche incidere sugli investimenti in ricerca e nella capacità di fare dell’innovazione. Per attirare sempre più energie, talenti. Il distretto delle calzature guarda il futuro”.