Castel Maggiore

Il design di Antonio Mastrorocco per il teatro di Castel Maggiore

Il progetto di arredo per il Biagi D’Antona nato dalla collaborazione tra il Comune e la Stagione Teatrale Agorà

CASTEL MAGGIORE (BO) – Grazie al Comune di Castel Maggiore e alla stagione Agorà il 30 dicembre, in occasione dello spettacolo di fine anno (Finale di partita a cura di Teatrino Giullare), avrà luogo l’inaugurazione del nuovo progetto di arredi artistici con gli interventi dell’art designer Antonio Mastrorocco che ha tra le punte di eccellenza del suo lavoro il riutilizzo creativo di oggetti d’arredo e materiali che divengono vere e proprie opere artistiche.
Il progetto dei nuovi arredi artistici del Teatro Biagi D’Antona nasce dall’idea di Elena Di Gioia, direttrice artistica di Agorà: “I teatri e gli spazi culturali sono luoghi di produzione artistica e creativa aperti alla fruizione di visitatori e spettatori. Alla cura con la quale la Stagione Agorà ha programmato gli spettacoli e le iniziative delle varie stagioni, il Teatro Biagi D’Antona aggiunge la cura della accoglienza di pubblico e artisti in uno spazio arredato con oggetti di design che nella loro composizione creativa ne valorizzano ulteriormente il prezioso significato culturale”.
La Sindaca Belinda Gottardi spiega che l’iniziativa “si inserisce in una costante attività di valorizzazione di un luogo deputato alla cultura, il teatro di Castel Maggiore, che dal 2003, anno di apertura, è stato oggetto di interventi di miglioramento e arricchimento, in particolare nel 2018, con il miglioramento della platea e la realizzazione del foyer: la crescita dell’attenzione dell’amministrazione comunale alla programmazione culturale è dunque stata accompagnata da un adeguato investimento sulle strutture”.
Il restyling riguarda il foyer, la biglietteria e altri ambienti del teatro come i camerini e le toilette, con pezzi unici che rendono l’ingresso in sala un percorso da esplorare: una esperienza immersiva e ricca di suggestioni, basti pensare ai rimandi simbolici del gioco di specchi nella biglietteria, elemento ricorrente negli arredi e nella biglietteria.
Il concetto stesso di “riuso” che Antonio Mastrorocco applica come filosofia al suo lavoro è estremamente importante e significativo rispetto all’oggi e alla nostra contemporaneità e abbraccia pienamente il concetto di dono che ha guidato la stagione Agorà verso la progettazione degli arredi artistici, con un pensiero sempre rivolto al pubblico e al futuro del Teatro.
Il progetto
Il Teatro Biagi d’Antona a Castel Maggiore è una costruzione di recente realizzazione, un edificio lineare pensato per ospitare, oltre a rappresentazioni teatrali, altri eventi ad uso della comunità.
Le aree interessate dall’intervento di restyling sono la biglietteria in ingresso della struttura, il foyer, fra la biglietteria e la sala centrale, i camerini per gli attori, gli antibagni.
Antonio Mastrorocco spiega: In questo locale si concentra la maggior parte degli oggetti, in quanto le tre grandi pareti della biglietteria sono state completamente rivestite di specchi databili da fine 800 al secondo dopoguerra. Oltre ad un effetto di dilatazione del volume del vano, si genera una moltiplicazione delle riflessioni di tutti gli oggetti contenuti”. Il bancone della biglietteria è una caratteristica realizzazione del laboratorio di Mastrorocco, in quanto il ripiano è ricavato da un infisso a persiana con il riempimento di cemento, il basamento in faggio curvato è una tipica realizzazione di inizio anni 60. “Nel foyer troneggia una enorme bacheca in verde salvia, proveniente da una scenografia teatrale, dove il pubblico potrà interagire e verrà informato di tutte le novità della stagione teatrale, mentre, seguendo le modalità tipiche dell’upcycling, i camerini sono stati riallestiti per offrire tutti i confort atti alla preparazione dello spettacolo da parte dell’attore”.
L’Art Designer Antonio Mastrorocco (antoniomastrorocco.com/) inizia il suo percorso professionale occupandosi di Communication Design.
È fondatore e Direttore creativo, dal 1987 al 1999 di studio A.G.O. (Alcuni Giovani Occidentali) e dal 2000 al 2007 di Futurenet.
Nel 2008 inaugura un atelier per la realizzazione di oggetti di Art Design con l’impiego di materiali e tecniche del riuso adattivo.
Nel 2010 realizza una installazione tecnologica nell’area UBPA del World Expo 2010 di Shanghai, su commissione di Bologna città Unesco.
Negli ultimi 10 anni si dedica totalmente all’attività di Art Designer realizzando un vasto numero di installazioni in Italia e all’estero.
Per Antonio Mastrorocco la scelta del riuso adattivo nell’ambito dell’Art Design si basa su un principio: il riuso adattivo permette di generare una varietà di oggetti/sculture funzionali perché parte dalla selezione di materiali esistenti di altissima qualità e dalle forme più inaspettate; esso stimola la creatività nel cercare per ogni singolo oggetto soluzioni sempre nuove ed irripetibili.
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Pubblicato da
Roberto Di Biase

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