Bologna

Il danno biologico negli anziani, Consensus Conference a Bologna

Sabato 8 giugno presso il Complesso Belmeloro dell’Università discussione delle Buone Pratiche clinico-assistenziali

BOLOGNA – È la prima nel suo genere. La speciale Consensus Conference dedicata alla valutazione medico-legale del danno biologico nella persona anziana si celebrerà sabato 8 giugno dalle 8.30 alle 18.00 presso il Complesso Belmeloro dell’Università di Bologna (Via Andreatta 8).

Sappiamo che il 22% della popolazione anziana in Italia ha più di 65 anni. Solo applicando questo tasso di presenza di anziani nella popolazione al costo complessivo pagato dalle assicurazioni nel 2017 per i sinistri per macroinvalidità e morte pari a 4,6 miliardi di euro, il computo totale del costo per i danni nei soggetti anziani sarebbe di oltre un miliardo di euro. In più le statistiche europee (Safety Net della Commissione Trasporti della CEE 2009) indicano che la mortalità e le condizioni menomative gravi sono molto più frequenti nei soggetti anziani. In una rilevazione olandese il tasso di mortalità dei ciclisti di età avanzata (dai 75 anni in su) è 12 volte superiore del tasso medio e di 6 volte per i pedoni e per i guidatori di auto.

Questo preciso momento storico, dunque, pone il sistema sanitario nazionale e i medici legali di fronte a un problema quotidiano: come valutare il danno biologico nella persona anziana.

Le tabelle per la valutazione del danno a persona infatti prendono in considerazione l’entità della lesione, ma non l’età del paziente. Si è deciso quindi di applicare per la prima volta alla medicina legale la metodologia della Consensus Conference, utilizzata generalmente per dirimere questioni controverse in ambito clinico, al fine di produrre un unico documento contenente indicazioni per valutare in maniera metodologicamente corretta e condivisa il danno biologico nella persona anziana. Ad oggi la mancanza di una condivisione di opinioni su questo tema produce una forte disomogeneità di comportamenti sul piano clinico e valutativo.

PERCHÉ UNA CONSENSUS CONFERENCE?

La fase preparatoria della Consensus Conference che si terrà questo sabato è durata 3 anni, durante i quali la segreteria scientifica, grazie anche all’aiuto di un metodologo e di una documentalista, ha condotto una ricerca bibliografica su oltre 9mila documenti selezionando, in tutta la letteratura scientifica nazionale ed internazionale, gli articoli necessari al lavoro dei relatori. L’8 giugno otto relatori, 4 medici legali e 4 geriatri individuati dai Promotori, esporranno pubblicamente alla giuria e ai professionisti e cittadini presenti in aula le evidenze emerse dalle ricerche sui temi in discussione: l’esistenza e le ricadute medico-legali di eventuali differenti esiti di una lesione nella popolazione anziana; la ricostruzione e valutazione dello stato anteriore; la prassi della visita medico-legale per l’accertamento del danno biologico; la valutazione multidimensionale e l’utilizzo o meno di scale validate scientificamente.

Ai 16 componenti della Giuria multidisciplinare, in una riunione a porte chiuse, spetta l’ultima parola e il compito di formulare le risposte ai quesiti della Consensus, che verranno comunicate al termine della giornata. Nei 4 mesi successivi verrà poi redatta una bozza del documento definitivo di consenso che conterrà non solo le raccomandazioni ma anche le motivazioni scientifiche di queste indicazioni. Il documento definitivo di consenso sarà pubblicato sui siti delle Società Scientifiche promotrici e presentato all’Istituto Superiore di Sanità per l’inserimento nel novero delle Buone Pratiche clinico-assistenziali.

Il Convegno è pubblico e gratuito. La Consensus Conference è promossa dalla Società Italiana di Medicina Legale e delle Assicurazioni (SIMLA), dalla Federazione delle Associazioni dei Medici Legali Italiani (FAMLI), dalla Consulta Nazionale dei Giovani Medici Legali Universitari e dal Centro di studio e ricerca sull’invecchiamento del Dipartimento di Scienze Mediche e Chirurgiche (DIMEC) dell’Università di Bologna.

L’evento è patrocinato dall’Istituto Superiore di Sanità, dall’ANIA, dall’Associazione Italiana di Psicogeriatria, dalla Società Italiana di Gerontologia e Geriatria, dalla Società Scientifica COMLAS, dagli Osservatori sulla giustizia civile Italiani e dall’Ordine degli Avvocati di Bologna.

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Redazione

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