BOLOGNA – Il cordoglio del sindaco Matteo Lepore per la scomparsa di Nicola Zamboni:
“Esprimo a nome dell’Amministrazione il cordoglio per la scomparsa dello scultore Nicola Zamboni.
Raramente ho visto la poesia farsi scultura. Raramente l’ho vista commuovere e muovere un moto di giustizia e amore.
Il suo percorso ha segnato fortemente l’arte e il nostro territorio. Tanto che, ne sono sicuro, in molti ricorderanno ora di avere visto una sua opera di rame o di pietra.
Da allievo e assistente di Quinto Ghermandi, ha insegnato all’Accademia a Bologna e poi all’Accademia di belle arti di Brera. A Sala Bolognese aveva fondato un atelier parco della scultura con l’artista e compagna Sara Bolzani a cui va un sentito abbraccio.
Da grandi opere monumentali alle fragilità delle foglie, Nicola ha connotato in maniera significativa l’arte e lo spazio pubblico del nostro territorio dove ha scelto spesso anche soggetti commemorativi delle nostre ferite o delle nostre tradizioni, leggende, figure sacre, allegorie, dal passato al nostro presente.
Cavalieri, mondine, gente comune, animali fantastici e i nostri martiri delle stragi.
A lui dobbiamo opere come le statue bianche del Parco Pasolini al Pilastro, gli angeli di Marzabotto e una serie di opere diffuse per l’Italia dedicate al 2 Agosto.
Ricordo con affetto quando mi guidò tra i suoi intagli nel legno e conchiglie dedicati alle stragi del Mediterraneo, un giorno tra i monti dopo il ricordo delle stragi naziste di Monte Sole.
Una grande perdita per Bologna. Siamo vicini alla famiglia e ai suoi cari”.